Giunge alla trentesima edizione il rapporto sulle Bandiere Blu, e l’Italia migliora anno dopo anno: sono 293 quest’anno le spiagge insignite di questo titolo contro le 280 dell’anno scorso. Si trovano in 152 Comuni rivieraschi e 66 approdi turistici e contribuiscono per il 5% al totale delle spiagge premiate dalla ONG danese FEE (Foundation for Environmental Education) in tutto il mondo.
I parametri valutati non sono solo la qualità delle acque e l’efficienza di depurazione, ma anche i servizi offerti, il livello delle strutture alberghiere a disposizione e va anche oltre, valutando pure il verde pubblico, il numero di piste ciclabili e di aree pedonali, le performance raggiunte nella raccolta differenziata e persino l’educazione ambientale praticata nelle scuole.
Al top della classifica di quest’anno si conferma la Liguria: 25 spiagge con due new entry, Ceriale e Levanto. Al secondo posto la Toscana con 19 spiagge e Massa che entra come nuova bandiera, terze le Marche con 17 località premiate.
A seguire la Campania ancora con 14 bandiere: c’è stata un’uscita, sostituita però dall’ingresso di San Mauro Cilento. Sono 11 le bandiere per Puglia e Sardegna. La Puglia vede un’uscita dalla classifica, ma entra Carovigno, la Sardegna acquista Badesi, Sassari e Teulada.
Veneto e Lazio mantengono lo stesso numero dell’anno scorso, 8, mentre l’Emilia Romagna perde due bandiere e arriva a 7. A 6 ci sono l’Abruzzo, che perde tre località, ma ne acquista una (Silvi) e la Sicilia per la quale invece si aggiunge Marina di Ragusa.
Ai posti più bassi della classifica troviamo la Calabria, con 5 località premiate e con una new entry, Praia a Mare, 3 sono invece le bandiere del Molise e 2 quelle del Friuli Venezia Giulia (entrambi si riconfermano). A 2 arriva anche la Basilicata, grazie all’ingresso di Policoro.
Nulla cambia nella top 3 dei laghi: 5 bandiere blu vanno al Trentino Alto Adige, 2 al Piemonte e 1 alla Lombardia. Le assegnazioni per i porti salgono invece a 66: si aggiunge Marina di Capitana (Quartu Sant’Elena) in Provincia di Cagliari.
Si tratta di località, che secondo una ricerca delle Università di Urbino e Perugia, segnano un aumento della soddisfazione dei turisti nell’88% dei Comuni interessati. Il 94% dei luoghi che si possono fregiare della nota bandiera blu è soggetto ad un notevole rafforzamento della propria immagine.
Ne consegue un maggiore impegno delle amministrazioni sotto vari aspetti. Prima tra tutti la raccolta differenziata in spiaggia (nel 91% dei casi), anche la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali viene stimolata nel 85% dei Comuni.
Effetti benefici si risentono anche in termini di depurazione delle acque (77% dei casi), di raccolta differenziata in generale (76%) e di creazione di spazi utili per una mobilità sostenibile e per il relax del turista (aree verdi attrezzate per il 69%, zone pedonali per il 67% e piste ciclabili per il 62%).