A Bolzano si ribalta un trattore e perde la vita Alois, un contadino di 43 anni. Analoghi incidenti, nell'ultima settimana, a Cagliari (vittima Raffaele, 68 anni), Aosta (Antonio, 70 anni), Savona (Daniela, 43 anni) e Varese. Sui terreni agricoli italiani si muore anche così. Un lungo elenco di vittime sul lavoro che non accenna a ridursi. "Siamo fortemente preoccupati dall'impressionante serie di morti nel settore agricolo registrata negli ultimi giorni, tutte provocate dalla stessa tragica dinamica: l'instabilità e l'insicurezza dei trattori", sottolinea Franco Bettoni, presidente nazionale dell'Anmil, l'associazione dei lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Bettoni, in particolare, teme una debole azione di contrasto. Osserva Bettoni:"La scia di vittime dell'agricoltura, unita ai dati dell'Osservatorio Centauro-Asaps che stimano in 300 gli incidenti causati dai mezzi agricoli nello scorso anno, di cui 176 mortali e ai quali vanno aggiunti 221 feriti, dà l'ennesima tragica conferma che il trattore rappresenta una vera e propria macchina killer". L'Anmil pone, in sostanza, due riflessioni: una sui dati del comparto agricolo, che sono davvero allarmanti se si considera il ridotto numero di addetti rispetto al numero di infortuni; la seconda sulla mancanza di una mirata attività ispettiva che verifichi le risorse regolarmente impiegate in questo ambito lavorativo.
I dati raccolti nel 2010 dall'osservatorio il Centauro-Asaps, promosso dall'Associazione sostenitori della Polstrada con l'obiettivo di monitorare questa particolare tipologia di sinistri, vedono dunque coinvolti i mezzi agricoli in 338 incidenti, con 176 decessi e 221 feriti. Nelle campagne come in autostrada, con incidenti sempre in agguato. Partita nel 2009, la raccolta dei dati fornisce un quadro altamente preoccupante: un incidente mortale ogni due giorni, un numero che supera la metà della mortalità registrata sull'intera rete autostradale (350 vittime nel 2009, dati Istat). "Sappiamo che 244 dei 338 casi, 72,2%, sono avvenuti nell'area agricola – campi, frutteti, boschi ecc. – e 94 su strada“, spiega il presidente Asaps, Giordano Biserni. "Per altro non abbiamo neppure la pretesa di avere monitorato tutti gli episodi, avendoli ricavati dalla stampa nazionale e dalle segnalazioni dei 600 referenti Asaps sparsi sul territorio italiano. Sicuramente però sono compresi i più gravi". Fra le 176 morti verdi si contano 147 vittime tra i conducenti dei trattori, cinque erano i trasportati. Sono stati invece 24 i decessi fra i terzi coinvolti, conducenti o occupanti di altri veicoli. Tra i 221 feriti, i conducenti di trattori sono 121, i trasportati 12 e i terzi coinvolti 88. In 105 incidenti agricoli su 338 i coinvolti erano anziani over 65, pari al 31,1%. In due casi il conducente era ebbro. Gli stranieri coinvolti sono stati 23 pari al 6,8%. La localizzazione geografica ci dice che 141 sinistri, pari al 41,7%, si sono verificati al nord, 90 al centro Italia, 26,6% e 107 al sud, 31,6%. Dal monitoraggio emerge poi che la regione con il tasso più alto di incidentalità è l'Emilia- Romagna con 38 incidenti agricoli, seguita dalla Toscana con 31, Lombardia con 28 e il Veneto con 24, mentre tra le meno colpite troviamo Friuli-Venezia Giulia con un sinistro, il Molise con due e la Valle d'Aosta con tre. Ma si tratta di regioni con meno residenti.
La situazione, come sottolinea l'Asaps, è¨ davvero preoccupante: "I dati registrati hanno stupito, ancora una volta, per primi i nostri osservatori. Pur tenendo conto che il maggior numero di incidenti in campagna si è verificato nei mesi estivi caratterizzati da una intensa attività agricola,il dato rimane complessivamente molto preoccupante. Lo ripetiamo, i nostri agricoltori già al limite nei margini di guadagno, non possono rischiare la vita in questo modo. Vanno ricercati i motivi di questo assurdo tragico risultato che pesa enormemente sulla nostra agricoltura e vanno anche adottate efficaci misure di protezione per invertire questo assurdo trend". La tendenza nel numero degli incidenti, paradossalmente, è in crescita. Le cifre dell'Osservatorio contraddicono le previsioni fatte dall'Inail nell'ottobre scorso, quando si contava di poter chiudere l'anno con una diminuzione delle morti verdi rispetto al 2009, quando persero la vita 149 agricoltori. Da più parti si chiede allora di intervenire con urgenza per frenare questa mattanza, adottando specifiche ed efficaci misure. Il presidente dell'Unione nazionale costruttori macchine agricole, Massimo Goldoni, rilancia la proposta di un sistema di revisione obbligatoria delle macchine agricole. In effetti i trattori sono spesso obsoleti. Ma le statistiche ci dicono che spesso manca l'uso delle cinture di sicurezza, ma anche che alla guida dei mezzi ci sono operatori molto anziani. Rimane quindi l'invito alla massima prudenza, rivolto a tutti gli operatori del settore agricolo poichè, come dimostrato, anche nelle campagne si può morire per un incidente stradale.