Greta Thumberg è approdata a New York dopo aver attraversato, in 15 giorni, l’Oceano Atlantico a bordo di una barca a vela a emissioni zero: un’iniziativa che ha riempito le pagine dei giornali attirando l’attenzione sulle normali abitudini di viaggio e sul loro impatto ambientale.
La notizia è stata ripresa da tutti ed ha alimentato opposte fazioni. Sailsquare, piattaforma leader in Europa per i viaggi in barca a vela, ha cercato di ricavarne delle regole di massima, del resto l’argomento interessa tutti. Ha pertanto promosso uno studio per confrontare le emissioni di CO2 dei principali mezzi di trasporto con l’obiettivo di identificare le buone pratiche per viaggiare in modo più ecologico, in linea con i valori che muovono, da sempre, l’azienda e che fanno necessariamente parte del suo dna.
La prima cosa che emerge dallo studio è che viaggiare senza emettere CO2 è un’utopia.
Ma è possibile, d’altra parte, ridurre l’impronta di carbonio nell’ambiente limitando i viaggi in aereo e adottando nuovi comportamenti nel modo di progettare le vacanze: più locali, più lente, più durevoli e, soprattutto, più autentiche.
Muoversi a piedi o in bicicletta è, senza dubbio, il modo più ecologico per viaggiare ma non è realistico pensare che si andrà a piedi o in bicicletta nel luogo di vacanza prescelto. La stessa considerazione vale per l’avventura transatlantica di Greta Thunberg: ecologica e sostenibile, ma difficilmente praticabile e, soprattutto, non è pensabile che diventi un’alternativa all’aereo. L’esperienza di Greta, però, ci permette di fare una riflessione più ampia sul modo di concepire le vacanze per limitarne l’impatto sull’ambiente e scoprire un modo di viaggiare più locale, più lento, più sostenibile, più responsabile e, sicuramente, più autentico.
L’aereo è 7 volte più inquinante del treno, del bus o del car sharing
É preferibile scegliere il treno, l’autobus o il car sharing, soprattutto a fronte di brevi distanze: se ci pensiamo, per coprire la distanza tra Parigi e Barcellona o tra Parigi e Londra, è più veloce il treno che l’aereo! Le reti ferroviarie di – quasi – tutto il mondo sono connesse in maniera eccellente tra di loro e hanno molte linee ad alta velocità. La normativa del presidente francese Macron sugli autobus a lunga percorrenza consente di collegare quelle città e quelle regioni che non sono servite dalla rete ferroviaria con tariffe imbattibili. Inoltre, il diffondersi del car sharing aumenta le possibilità di viaggiare in modo responsabile e non inquinante.
La barca a vela è il mezzo di trasporto più responsabile per esplorare le isole
Corsica, Baleari, Cicladi, Sardegna, ogni anno il desiderio di esplorare queste isole meravigliose cresce sempre di più rendendole meta di un turismo di massa non privo di conseguenze sull’ambiente. L’Osservatorio di Sailsquare mostra come i viaggi in barca a vela siano 6 volte più ecologici rispetto a un traghetto e 18 volte di più rispetto a una nave da crociera.
Il basso impatto ambientale è rafforzato dal fatto che, all’interno di una barca a vela si crea una sorta di micro-società, che si basa sul rispetto e sulla condivisione delle risorse idriche, sull’uso parsimonioso dell’energia, sulla preferenza accordata, nel momento dei pasti, a prodotti freschi e locali. Le risorse devono essere utilizzate con moderazione e questo impone comportamenti virtuosi e semplici che, pensandoci, sarebbe molto facile replicare anche sulla terraferma.
Macchina si ma con il car sharing
Le emissioni di CO2 non si limitano al mezzo di trasporto usato per andare in vacanza ma riguardano anche viaggi e attività svolte in loco: da qui è assolutamente evidente come l’auto non sia la migliore alternativa per fare vacanze responsabili! É quindi consigliabile camminare o spostarsi in bicicletta per brevi distanze oppure sfruttare i trasporti locali per itinerari più lunghi. Vale la pena sottolineare come un viaggio fatto con un’auto composta di 4 passeggeri abbia un impatto di carbonio simile al viaggio fatto in autobus o in treno.
Infine la vela è un’ottima alternative per visitare alcuni paesi come la Croazia, la Francia o la stessa Italia in modo originale e lontano dai sentieri più battuti.
Conclusione: 4 raccomandazioni per limitare l’impatto ambientale durante il viaggio
Viaggiare più lentamente: fare meno ma fare meglio
In un momento storico in cui tutto procede velocemente, in cui si devono svolgere più attività possibili e magari contemporaneamente, ogni tanto è necessario rallentare e fermarsi. Allo stesso modo in cui lo slow food si oppone al fast food, lo slow travel è un nuovo modo di viaggiare più lentamente, in maniera più contemplativa, sicuramente più attenta e responsabile. Perché il vero lusso, oggi, è prendersi del tempo. Per vedere, per esplorare, per visitare i luoghi e le città senza l’ansia di dover forzatamente concludere il tour nel più breve tempo possibile.
L’impatto delle emissioni di carbonio è diventato un tema importante dal punto di vista della sostenibilità.
Viaggiare più responsabili: essere orgogliosi dei propri sforzi
Il mezzo di trasporto non è la sola cosa che impatta sull’ambiente durante un viaggio. Ciò che si fa, dove si dorme, che cosa si mangia: sono tutte cose che andrebbero calcolate in termini di impatto ambientale. Il comportamento responsabile durante un viaggio può essere promosso da alcune semplici azioni che richiedono sforzi limitati: usare protezioni solari biodegradabili, preferire il vetro alla plastica, consumare prodotti locali e stagionali, ridurre il consumo di carne, preferire la bicicletta per gli spostamenti, limitare il consumo dell’acqua per l’igiene personale… per dare vita a un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente,
Non rinunciare ai viaggi in aereo ma imparare a compensare: essere consapevoli del proprio impatto
É naturalmente difficile fare la scelta radicale di rinunciare per sempre all’aereo. È tuttavia possibile utilizzare questo mezzo di trasporto con più moderazione. A titolo di esempio, un viaggio di sola andata Parigi – New York genera quasi 1000 kg di CO2 per passeggero in classe economica, secondo i calcoli di myclimate.
Pertanto ogni viaggio deve essere considerato per valutare la rilevanza del volo in questi termini: evitare, ridurre, compensare. Questo implica l’evitare di volare molto lontano per ridurre l’impatto di carbonio scegliendo località alternative e altrettanto soddisfacenti, come restare in Europa per le vacanze estive -trascorrendo, per esempio, giorni unici veleggiando in barca nel Mediterraneo e approfittando non solo di paesaggi spettacolari e a pochi passi da casa, ma anche delle caratteristiche ecosostenibili e a “basso consumo” tipiche della barca a vela- e magari concedersi un volo più lungo “ad alto consumo” in un’altra occasione.