Nonostante l'emergenza freddo, è partita la macchina organizzativa che porterà una nutrita rappresentanza di allevatori in Vaticano, per onorare, il 17 gennaio, il Santo protettore Sant'Antonio Abate.
Ne dà notizia l'Aia -Associazione italiana allevatori – che si appresta a festeggiare, per il decimo anno consecutivo, in Piazza Pio XII, la ricorrenza del Santo Patrono di uomini ed animali. Il programma della decima "Giornata dell'Allevatore" prevede la presenza di una delegazione di allevatori, con le loro famiglie, alla Santa Messa (ore 10.30) officiata all'interno della Basilica di San Pietro dal Cardinal Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano. Quest'anno, per la prima volta, è stata invitata una rappresentanza di un Istituto tecnico Agrario della Capitale, l'Itas "Emilio Sereni", composta da studenti e docenti.
Oltre alla "fattoria sotto il cielo", il programma, aperto alla partecipazione dei cittadini, sarà completato dalla sfilata di cavalli e cavalieri lungo Via della Conciliazione e dalla Fanfara a cavallo dell'8° Reggimento "Lancieri di Montebello".
"Le nostre celebrazioni, soprattutto in un momento difficile come questo – sottolinea il presidente dell'Aia Roberto Nocentini – non sono solo una rappresentazione devozionale nei confronti del Santo Patrono, ma stanno anche a significare la conferma della nostra testimonianza a favore dell'ambiente e del territorio".