Solo il nord – ovest del paese ha fatto registrare un (lieve) incremento dei consumi alimentari nel 2010 (+0,4%). Al centro e nel Nord – Est c'è stato un calo moderato, al Sud siamo a -1,3% rispetto al 2009. E' quanto emerge da uno studio dell'Ismea (Istituto di Servizi per il mercato Agricolo Alimentare). I settori maggiormente colpiti risultano essere quello della carne bovina (-4,6%), del vino (-3,4%), dei prodotti ittici (-2,9%) e della frutta (- 1,8%). Ma c'è anche una buona notizia: crescono i consumi di olii e carne suina, stazionari carne avicola, latte e suoi derivati. Battuta d'arresto per i freschi tradizionali, mentre gli ortaggi già lavati e confezionati volano.
Il dato è confermato dal fatto che la gdo conserva la leadership (circa il 70% sul totale) relativamente ai canali di vendita, i dettaglianti vanno sempre peggio e liberi servizi e discount crescono.L'ennesima conferma dello stato di difficoltà in cui si trovano i produttori agricoli.