Dal 2010 al 2017 l’industria manifatturiera ha registrato un calo del numero di imprese attive del -10,2%, ma al suo interno esistono settori, come quello alimentare, che lanciano segnali positivi: nel 2017 le imprese attive nel comparto dell’industria alimentare sono 58.413 (+0,2% sul 2016 e +3,5% sul 2010) e incidono quasi il 12% sul totale industria. Questa l’analisi di di Anticimex, elaborata su base dati InfoCamere-Movimprese.
A livello geografico, nel 2017 le aziende dell’industria alimentare sono concentrate prevalentemente in Sicilia con 7.447 imprese attive e in Campania con 7.130, regioni che hanno registrato anche il tasso più alto di crescita (+1,3%). Seguono la Lombardia con 5.892 (+0,2%), la Puglia con 4.832 (-0,6%) e l’Emilia Romagna con 4.665 (-1%). Tra le città più attive risultano Napoli (3.087), Roma (2.181), Bari (1.946), Salerno (1.786) e Milano (1.733).
Secondo i dati di Anticimex cresce l’attenzione delle aziende del settore sul tema della sicurezza e dell’igiene ambientale. Nel 2017, infatti, gli interventi eseguiti contro i roditori che, oltre a essere portatori di malattie, possono anche provocare perdita di prodotto, danni agli impianti e di reputazione, sono aumentati del +11%rispetto all’anno precedente. Le imprese più “virtuose” sono quelle del Lazio (+40%), dell’Umbria (+39%) e del Trentino – Alto Adige (+21%), ai primi posti per tasso di crescita.