L'agroalimentare sta soffrendo non poco per effetto dell’emergenza sanitaria coronavirus e il Governo mette a disposizione interventi di sostegno per rendere meno doloroso l’impatto. Una prima misura ha riguardato i 10 comuni lombardi l’unica municipalità veneta che fanno parte della zona rossa nella quale vige il divieto di movimentazione.
Il decreto del 26 febbraio ha introdotto la sospensione del pagamento dei tributi fino al prossimo 31 marzo. Inoltre è stato approvato dal Consiglio dei ministri del 29 febbraio un decreto con altre misure che riguardano le zone rosse in Lombardia e Veneto. Il ministro Teresa Bellanova ha illustrato i principali interventi per garantire liquidità alle imprese agricole per estinguere i debiti bancari attraverso mutui a tasso zero.
Viene prevista per i lavoratori del settore agricolo la cassa integrazione in deroga ed il sostegno alle aziende agricole che esercitano attività agrituristiche con la sospensione di tutti i versamenti contributivi, previdenziali, e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Altre forme di sostegno sono state chieste all’Unione europea, a cominciare dalla possibilità; di aumentare il deficit nazionale per finanziare misure anticrisi.
Un secondo decreto è stato trasmesso dal ministro Bellanova alla Conferenza Stato-Regioni e si riferisce all’anticipazione dell’erogazione degli aiuti della Pac relativi all’annualità 2020. Pertanto, i produttori che presenteranno una domanda di pagamento entro il prossimo 15 maggio (ammesso che tale scadenza rimanga invariata e non intervenga una proroga) riceveranno dal proprio organismo pagatore un acconto pari al 50% del dovuto. Le somme saranno liquidate presumibilmente entro l’estate, senza quindi aspettare le scadenze standard previste dai regolamenti europei.
Come noto, i pagamenti della Pac, del Primo e del Secondo pilastro, possono essere effettuati a partire dal 1 dicembre dell’anno di domanda, a meno che la Commissione non autorizzi, tramite specifico regolamento, la possibilità di concedere l’anticipo a decorrere dal 16 ottobre, iniziativa governativa ha la finalità di anticipare di alcuni mesi la liquidazione dei contributi, dando così respiro alle sofferenti casse delle imprese agricole.
Lo schema è stato già sperimentato nel 2019, per effetto della norma contenuta nella legge 44 del 21 maggio (decreto emergenze) e resa applicativa con il decreto Mipaaf del 3 giugno dello stesso anno.