La Toscana si conferma regina delle vacanze in agriturismo. Dopo aver primeggiato nel 2017, la tendenza è stata confermata anche nel 2018. E risulta che quasi un terzo del totale di chi si vuole godere la vacanza a contatto con la natura sceglie la Toscana, per un totale presenze (pernottamenti dei turisti) che sfiora il tetto dei 4 milioni l’anno. Gli arrivi, ossia i turisti accolti, sono quasi 890mila, il 27% del totale. Ma ciò è anche frutto del fatto che la Toscana è la regione che offre di gran lunga il numero di posti letto maggiore: più di 62.700, il 24,8% del totale.
A livello nazionale, l’accoglienza in agriturismo fattura 544 milioni di euro. La Toscana conquista una bella fetta di questa torta, la più grande, con 138milioni di euro. La Toscana attrae per l’unicità del suo paesaggio rurale, la bellezza delle aziende agrituristiche e la genuinità del cibo offerto. Gli stranieri sono ancora i turisti che maggiormente apprezzano la permanenza negli agriturismi toscani pernottando più a lungo nelle strutture rispetto agli italiani.
Secondo lo studio, infatti, gli stranieri sono il 67% sulle presenze totali e il 54% sugli arrivi e qui la Toscana si guadagna un secondo posto, seconda solo alla provincia autonoma di Bolzano.Gli italiani scelgono l’agriturismo per trascorrere week end o i ponti oppure a luglio e agosto per una vacanza più lunga.
La durata media di un soggiorno in Toscana è di 4 giorni, quasi 2 in più per gli stranieri, contro la media nazionale di poco meno di 4 giorni. Per stare al passo, occorre innovare e proporre sempre servizi nuovi. In campagna più queste esperienze sono autentiche ed uniche e più viene apprezzata la vacanza. Per conservare il primato, le strutture toscane puntano sulla autenticità, senza cedere alla tendenza dell’omologazione.