La transizione ecologica non è solo uno degli obiettivi globali ed europei per il 2030-2050 e dei pilastri del progetto Next Generation EU, ma rappresenta una direttrice imprescindibile dello sviluppo futuro verso ecosistemi più sostenibili e resilienti. La Missione 2 del PNRR – rivoluzione verde e transizione ecologica – con quasi 60 miliardi di fondi complessivamente stanziati, è un driver fondamentale.
Nello specifico di questa missione, il Consiglio dei Ministri, nell'approvare a inizio maggio il Decreto Energia e Investimenti, ha attivato un bando per l'investimento 2.2 'Parco Agrisolare'. In ballo 1,5 miliardi di euro con l'obiettivo di introdurre misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti.
Per avere una visione chiara delle PMI in Italia, a partire dal patrimonio informativo proprietario, CRIF, primario operatore nell’analisi dei dati finanziari, ha analizzato la totalità delle oltre 5 milioni di imprese attive con la suite di indicatori 'PNRR-Index'. Si tratta della nuova generazione di indicatori sviluppati da CRIF, che – valorizzando il proprio ecosistema di dati, know-how e piattaforme digitali – valutano l'eleggibilità delle imprese per i singoli investimenti PNRR.
Dall'analisi presentata da CRIF emerge che in Italia le imprese agricole eleggibili sono complessivamente 599.736, di cui 4.999 pienamente in linea con l'investimento 'Parco Agrisolare".
Per questa iniziativa sono considerate pienamente in linea le imprese strutturate e avanzate da un punto di vista della sostenibilità, dell'innovazione e dell'internazionalizzazione. Le regioni maggiormente rappresentate relativamente alle imprese agricole pienamente in linea con i requisiti sono la Toscana (con il 16,7% del totale), il Veneto (14,3%) e la Lombardia (11,2%). Tra le regioni del Sud si menzionano la Sicilia (4,4%) e la Puglia (3,8%).
Da un punto di vista dimensionale, il 62,2% delle imprese agricole pienamente in linea con l'investimento conta meno di 8 dipendenti.
Per quanto riguarda l'affidabilità creditizia, le imprese agricole pienamente in linea con l'investimento del PNRR risultano meno rischiose rispetto al totale di quelle eleggibili: solo il 12,9% delle eleggibili presenta un rischio minimo rispetto al 46,61% delle imprese in linea con l'investimento analizzato.
"I fondi messi a disposizione dal PNRR con il bando 'Parco Agrisolare' aprono a una grande opportunità di ammodernamento ed efficientamento energetico per il settore agricolo del nostro Paese. I player finanziari sono chiamati a semplificare e agevolare l'accesso delle imprese a questi fondi. Anticipando e affiancando i fondi previsti dal Piano, ad esempio con finanziamenti agevolati dedicati all'acquisto di pannelli fotovoltaici, e giocando un ruolo di advisory verso le imprese agricole, accompagnando le più virtuose" – le parole di Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
Target primario dell'iniziativa 'Parco Agrisolare' sono le imprese agricole ma nell'analisi CRIF ha effettuato un ulteriore focus specifico sulle imprese produttrici di impianti ed energia elettrica, in quanto beneficiari indiretti, in quanto ad esempio potenziali fornitori delle imprese agricole stesse per la realizzazione dei progetti.
L'approfondimento evidenzia che sono 6.489 le imprese italiane produttrici di impianti ed energia elettrica pienamente rispondenti con l'investimento 'Parco Agrisolare'.
In questo caso le regioni maggiormente rappresentate sono la Lombardia (con il 15,2% del totale), il Piemonte (14,3%) e il Veneto (10,4%) mentre nel Sud Italia emergono Sicilia (6,2%) e Puglia (5,4%).
Relativamente all'affidabilità creditizia, anche in questo caso le imprese pienamente in linea sono meno rischiose: nello specifico, il 16,6% mostra un rischio minimo rispetto al 7,8% del totale delle imprese eleggibili.
L'analisi CRIF ha dedicato un focus sulla regione Emilia-Romagna, data la rilevanza della filiera agroalimentare nella "Food Valley" e delle numerose eccellenze DOP e IGP.
Tra le 48.686 imprese agricole eleggibili, sono 521 quelle pienamente in linea con l'investimento 'Parco Agrisolare'. A livello territoriale, la provincia di Forlì-Cesena risulta la più rappresentata con 92 imprese, seguita da Ravenna (83), Bologna (77) e Modena (62).
Il 61,8% delle imprese Emiliano-Romagnole pienamente in linea con i requisiti richiesti ha meno di 9 dipendenti e, anche in questo caso specifico, risultano meno rischiose, con una quota di imprese a rischio minimo (64,5%) significativamente maggiore rispetto al totale delle imprese eleggibili (31,6%).