Partire dall'agricoltura per raggiungere gli obiettivi del partenariato con l'Africa, e riconoscere il ruolo fondamentale delle agroenergie, strumento importantissimo per valorizzare la filiera agroalimentare. Sono questi i concetti chiave espressi nel recente Forum"L'agricoltura e le opportunità di investimento nei paesi dell'Africa Sub – Sahariana", organizzato dall'Unido, l'istituto specializzato delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale. Al confronto "institutions to business" hanno preso parte diversi ministri dell'agricoltura di escutivi africani (Angola, Uganda, Mozambico, Gabon, Etiopia tanto per citarne alcuni).
Il direttore generale per la mondializzazione del Ministereo degli Esteri, Giandomenico Magliano, ha ribadito che l'Italia è fortemente impegnata sul campo, sta attuando un prezioso trasferimento di teconologie in favore dell'Africa, e nella valorizzazione delle risorse umane locali.
Sulla stessa scia Felice Crosta, consigliere del Mipaaf, che ha richiamato l'attenzione sulla necessità di partnership per favorire la ricerca, mentre Diana Battagia, presidente Unido Italia, ha esortato le istituzioni nostrane a favorire le condizioni perchè si crei un maggiore coinvolgimento delle imprese italiane nel sostenere lo sviluppo delle pmi africane.
All'unisono i rappresentanti degli esecutivi sub – sahariani. Il continente presenta ancora enormi opportunità da sfruttare circa il terreno e le risorse idriche. Hanno illustrato gli incentivi messi in atto per le imprese (defiscalizzazione, esenzione dai dazi alle importazioni) e ricordato come gli investitori siano tutelati dal Fondo Monetario Internazionale. "Occasioni come questa danno alle imprese una maggiore consapevolezza delle opportunità che possono trovare nel continente", ha concluso la Battaggia.