Mentre al centro sud si soffre per il prolungato caldo, al nord è allarme grandine, evento atmosferico più temuto dai produttori, in particolare in questo momento, poiché i chicchi si abbattono su verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta provocando in questo modo danni irreparabili alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro.
E’ quello che sta succedendo in riferimento all’allerta meteo in sette regioni della protezione civile per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate locali e raffiche di vento. Quello che si sta verificando è una certa tendenza alla tropicalizzazione che si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. Alcune stime parlano di costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
La nuova ondata di maltempo ha provocato allagamenti nelle campagne e danneggiato pesantemente mais e cereali in campo, aggravando il conto dei danni nelle campagne in un 2019 segnato da forti anomalie con i primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato ed un mese di giugno tra i più caldi di sempre.