Si terrà dal 2 al 6 settembre 2019 a Riva del Garda la 35ª edizione della Conferenza Internazionale di Meteorologia Alpina, un evento che si svolge ogni due anni a rotazione in diversi paesi dell'arco alpino. La prima edizione si tenne a Milano nel 1950 per iniziativa del prof. Mario Bossolasco, professore di geofisica all’Università di Genova, e nel 1998 è stata ospitata a Torino l’ultima Conferenza svoltasi in Italia.
Si tratta di un appuntamento di grande rilevanza scientifica e applicativa che raccoglie contributi su tutti gli aspetti della meteorologia e climatologia delle Alpi e, più in generale, delle montagne.
Si parlerà degli eventi intensi che hanno caratterizzato l’arco alpino, anche recentemente, analizzando le possibili connessioni con i cambiamenti climatici in atto e gli impatti sull'ambiente montano. Sarà anche l'occasione per fare il punto sui processi meteorologici che interessano la qualità dell'aria, le risorse idriche, le risorse energetiche, gli ecosistemi, gli ambienti urbani e le infrastrutture e per confrontarsi sull'acquisizione di nuove conoscenze attraverso progetti di ricerca internazionali, che prevedano campagne sperimentali mirate per il monitoraggio intensivo in aree test con l'utilizzo degli strumenti più avanzati messi disposizione da partner di diverse istituzioni.
L’evento, dalla forte connotazione internazionale, è coordinato da un Comitato d’indirizzo che conta due delegati per ogni nazione dell’arco alpino (Austria, Croazia, Francia, Italia, Germania, Slovenia e Svizzera), designati rispettivamente dal Servizio meteorologico nazionale e dalla comunità scientifica, a cui si sono aggiunti nel tempo Regno Unito e Islanda.
Questa 35ª edizione è organizzata congiuntamente dall’Università di Trento e da AISAM, l'Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia, con il coinvolgimento di esperti di vari enti, tra cui servizi meteorologici nazionali e regionali, università ed enti di ricerca nazionali e internazionali.
L’evento ospiterà anche uno speciale simposio in onore del dott. Richard Rotunnoin occasione del suo 70° compleanno. Rotunno è attualmente “senior scientist”, ossia dirigente di ricerca, al National Center for Atmospheric Research (NCAR) a Boulder in Colorado, il più prestigioso ente di ricerca statunitense nei settori dell’atmosfera, della meteorologia e del clima, e uno dei più grandi al mondo. Dopo la laurea in ingegneria meccanica a New York e il dottorato in geofisica a Princeton, Rotunno ha svolto qui importanti lavori di ricerca che hanno spaziato dalle brezze marine alle circolazioni a regime di brezza nelle valli montane, dalle correnti atmosferiche sulle catene montuose ai tornado e ai cicloni tropicali. Memore delle origini italiane, ha sempre mantenuto intense collaborazioni scientifiche con diversi ricercatori del nostro paese, anche attraverso l’organizzazione di numerose scuole estive in Italia.
Tutte le informazioni sull’evento al sito: http://www.icam2019.it
La scadenza per la presentazione degli abstract è il 17 marzo 2019