Dopo i grandi interrogativi suscitati dall’Expo su come nutrire il pianeta in modo responsabile, e provocati dall’emergenza fame e malnutrizione, i Missionari Cappuccini di Milano desiderano sensibilizzare sull’opera “dar da mangiare agli affamati” sostenendo un progetto alimentare nella loro missione di Shisong in Camerun.
Il progetto prevede di dare, almeno per un anno, un panino al giorno a 600 bambini della missione di Shisong in Camerun attraverso i confratelli Missionari Cappuccini che là operano, e in particolare il missionario fra Angelo Pagano afferma: “La popolazione qui generalmente vive con polenta di mais unita ad erbe amare ‘jama jama’ e fagioli: un’alimentazione estremamente povera dal punto di vista nutritivo. Anche solo il poter aggiungere un panino al giorno rappresenta un importantissimo apporto nutritivo per una crescita più sana, scongiurando le tipiche malattie della malnutrizione”.
Per raggiungere questo obiettivo i Missionari Cappuccini di Milano lanciano per il prossimo 18-19 giugno nel parcheggio del Piazzale Cimitero Maggiore di Milano (in fondo a Viale Certosa – tram 14 e ampia possibilità di parcheggio) una grande proposta di aggregazione e partecipazione a una maratona di 24 ore chiamata “Un panino per l’Africa – un record di bontà”.
La sfida è raccogliere l’adesione di 52 gruppi di amici (quante sono le settimane dell’anno) che a fronte di un’offerta di 100 euro a gruppo ricevono un superpanino lungo 1 m per 40 cm farcito parte con salumi e parte con crema spalmabile da consumare in compagnia. Un modo per creare una sorta di lungo ponte fra Milano e Shisong, dove con l’offerta donata si mangia in due: in Italia e in Camerun (600 bambini!).
Sempre nel parcheggio del Piazzale Cimitero Maggiore, proprio di fronte alla sede dei missionari, verrà realizzato il “Missionari Cappuccini Village”: ci saranno stand dove conoscere le realtà missionarie, i progetti, il sostegno a distanza, il volontariato in missione. Ci sarà anche la possibilità di incontrare direttamente i missionari, entrare nella riproposizione di un “villaggio africano”; inoltre si troveranno maschere e oggettistica africane provenienti dalle missioni, le magliette, i cappellini ed i grembiuli con il logo dell’evento.