Convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro ancora: la terza edizione del Festival propone dal 21 maggio al 6 giugno centinaia di eventi su tutto il territorio nazionale per favorire il confronto, condividere le migliori pratiche e stimolare richieste che dalla società civile spingano la leadership del Paese al rispetto degli impegni presi in sede Onu per l'attuazione dell'Agenda 2030 e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Sono già oltre 100 le iniziative inserite nel calendario del Festival e ogni giorno cresce il numero di scuole, università, imprese, associazioni, istituzioni e singoli cittadini che decidono di animare il Festival. Tanti Comuni si stanno muovendo per lo sviluppo sostenibile, come testimonia il numero crescente di città che hanno deciso di accogliere l'invito dell'ASviS a organizzare i "Festival cittadini", attraverso cui le amministrazioni locali stimoleranno e coordineranno l’organizzazione di iniziative sul proprio territorio.
Il calendario comprende anche tre eventi organizzati dal Segretariato dell'ASviS (Roma, 21 maggio – Milano, 28 maggio – Roma, 6 giugno) ed eventi di rilevanza nazionale che affronteranno in maniera integrata i diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile. È disponibile il programma dell’evento di apertura del Festival, dedicato al futuro dell’Unione Europea, che si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica di Roma e vedrà la partecipazione di numerosi esperti italiani e internazionali. È possibile già registrarsi compilando il modulo di partecipazione.
Il terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile si svolgerà in un momento cruciale per il futuro del Paese e dell’Europa. Il 2019, infatti, vedrà l’inizio di un nuovo ciclo politico per il nostro continente, caratterizzato dalle elezioni del Parlamento Europeo, la nomina della nuova Commissione Europea e del Presidente della Banca Centrale Europea. L’Unione Europea, così come il resto del mondo, si trova di fronte a enormi sfide economiche, sociali, ambientali e istituzionali. La nuova legislatura europea avrà quindi il compito di attuare politiche credibili ed efficaci per migliorare la qualità di vita dei cittadini e contribuire a un futuro pacifico e prosperoso sul nostro pianeta.
Il Trattato di Lisbona riconosce lo sviluppo sostenibile come uno degli obiettivi principali dell’Unione Europea che, nonostante le crisi dell’ultimo decennio, rimane la regione geo-economica più sostenibile del mondo. Eppure l’Ue non si trova su un sentiero sostenibile e, senza un cambio di rotta, non conseguirà gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile concordati nell’Agenda 2030. L’intero pianeta dovrà affrontare enormi rischi economici, ecologici e sociali, dove i conflitti per le risorse in esaurimento, le migrazioni di massa e i disastri causati dal cambiamento climatico esacerberanno le tensioni politiche all’interno e tra le nazioni.
Per condurre l’Europa e il mondo su un sentiero di sviluppo sostenibile, sono necessarie e urgenti riforme istituzionali e cambiamenti nelle politiche economiche, sociali e ambientali dell’UE e dei suoi Stati membri. L’obiettivo della Conferenza di apertura del terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si svolgerà pochi giorni prima delle elezioni per il Parlamento Europeo, sarà di identificare alcune delle azioni chiave che le istituzioni europee dovranno intraprendere per rafforzare la propria capacità di guidare il nostro continente e il mondo verso un futuro più equo e sostenibile.