Raccogliere in appena un minuto le segnalazioni di eccedenze dai comparti dell'industria alimentare e della grande distribuzione organizzata, con lo scopo di far arrivare questi prodotti in modo più efficiente e veloce a chi ne ha bisogno. Si chiama 'BeeApp' ed e' stata presentata a Roma, presso l'università' di Roma Tre.
E' una nuova applicazione per smartphone capace di unire l'esperienza del Banco alimentare Roma, che dal 1990 si occupa di sostenere persone in difficoltà nella Capitale e in tutto il Lazio, e la volontà di Fondazione Telecom Italia di realizzare progetti innovativi a supporto dei nuovi bisogni della società.
"E' stato un anno e mezzo di lavoro intenso che ha coinvolto tantissime persone", ha spiegato Massimo Perrotta, presidente del Banco alimentare Roma, aprendo il convegno cui hanno preso parte decine di rappresentanti del terzo settore e studenti. "E' davvero un sistema intelligente per facilitare il recupero delle eccedenze alimentari e metterle a disposizione delle strutture caritative: grazie alla piattaforma web sostenuta dalla app, la comunicazione tra i punti vendita e chi ha bisogno dei prodotti si fa semplice e diretta".
'BeeApp' e' "veloce e facile da utilizzare, anche per chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia", spiega il suo creatore Francesco Cuscino, cto della societa' Key4. "Abbiamo cercato di ridurre l'impatto dell'applicazione il più possibile vicino allo zero, sia per chi deve organizzare i propri prodotti, sia per chi deve gestire le segnalazioni".
Come funziona? Bastano tre passi per mettere in moto il circolo virtuoso. A fine giornata il negoziante scrive una mail contenente informazioni sui prodotti in eccedenza. A quel punto il sistema di 'BeeApp' seleziona le mail e compila una 'classifica' per genere di merce e vicinanza del punto vendita. Infine, i primi dell'elenco vengono avvisati con una notifica sullo smartphone e si procede al ritiro della merce.
Il salto in avanti di 'BeeApp' e' stato reso possibile grazie al finanziamento di 200mila euro stanziato dalla Fondazione Telecom Italia. "Nel nostro Paese ogni anno potrebbero essere sfamate circa 600mila persone con i prodotti invenduti", e' il messaggio di Marcella Logli, direttore generale della Fondazione- Questo progetto permetterà di incrementare il numero dei 250mila beneficiari che oggi sono raggiunti dal Banco alimentare Roma. L'uso degli strumenti digitali fa sempre la differenza, ma farla in campi come questo vale sicuramente di più".
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