Alzheimer e Parkinson, o quanto meno il loro insorgere, possono essere contrastate grazie agli antiossidanti contenuti nella frutta. Un aiuto naturale decisamente importante secondo i ricercatori dell’Università di Trento, che hanno affermato come queste preziose sostanze siano risultate capaci di contribuire alla prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento.
Il merito dell’effetto protettivo garantito dalla frutta nei confronti di Alzheimer e Parkinson è dell’acido gallico, polifenolo presente nell’uva (così come nel vino) e nella frutta di piccole dimensioni, che tende a depositarsi nel cervello in quantità rilevanti. E’ la conclusione ottenuta dai ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, Provincia di Trento, e pubblicati sulla rivista “Acs Chemical Neuroscience” dell’American Chemical Society.
Dopo aver consumato frutta e verdura contenenti antiossidanti, in particolare acido gallico, i metaboliti dei polifenoli si accumulerebbero nell’organismo proteggendolo dalle malattie legate all’invecchiamento cellulare e neurodegenerative.
A condurre la ricerca è stato Mattia Gasperotti, dottorando presso l’Università di Trento, mentre a coordinare il progetto è stata la ricercatrice slovena Urska Vrhovsek. Lo studio è stato avviato nel 2010 e da poco concluso. Titolo del lavoro “Polifenoli della frutta e il loro destino nei mammiferi”.