Il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), nato dall'incorporazione dell'INEA da parte del CRA (in cui erano già precedentemente confluiti INRAN ed ENSE), è senz'altro, in Italia, con i suoi circa 2300 addetti, il più importante ente di ricerca dedicato all'agroalimentare.
Il suo nuovo assetto prevede, distribuiti in tutto il territorio nazionale, 12 Centri di ricerca – ciascuno con una o più sedi – di cui 6 disciplinari (genomica e bioinformatica, agricoltura e ambiente, difesa e certificazione, ingegneria e trasformazioni agroalimentari, alimenti e nutrizione, politiche e bio-economia) e 6 di filiera (cerealicoltura e colture industriali, colture arboree – cioè alberi da frutta, agrumi e olivo -, viticoltura ed enologia, orticoltura e florovivaismo, zootecnia e acquacoltura, foreste e produzioni del legno).
La riorganizzazione proposta prevede un percorso di concentrazione e razionalizzazione, che consenta di raggiungere i seguenti obiettivi:
- maggior economicità della gestione e migliore organizzazione, anche di tipo amministrativo;
- maggior coordinamento delle attività e miglior capacità di controllo e monitoraggio dei risultati, rispetto agli obiettivi strategici e di indirizzo scientifico;
- innalzamento qualitativo della ricerca, grazie al maggior accesso alle apparecchiature scientifiche e all'accresciuta possibilità di confronto tra ricercatori.
Le 12 strutture di ricerca hanno come punto di riferimento il Comitato Scientifico, che svolge compiti di controllo e indirizzo dell'attività scientifica, predisponendo appositi programmi di ricerca e curandone l'esecuzione, attraverso il monitoraggio e il confronto costante con le strutture di ricerca.
Fisicamente l'Ente sarà riorganizzato in 28 sedi e 10 laboratori, rispetto alle oltre 80 di origine, ivi compresa l'Amministrazione centrale di Roma. I presidi regionali sono vere e proprie sentinelle sul territorio: intercettano e gestiscono la domanda di ricerca in ambito locale, coordinandosi con l'offerta prodotta dai centri su scala nazionale e potenziano il trasferimento tecnologico "sul campo".
Ciascuna delle sedi dedicate ad attività di ricerca e sperimentazione avrà a disposizione dei campi sperimentali, siano essi terreni agricoli, allevamenti o impianti, organizzati in modo funzionale all'attività del singolo Centro. L'intera struttura è proiettata a favorire le relazioni e l'integrazione delle attività di ricerca con le principali realtà europee e internazionali.
Il riassetto organizzativo definisce gli interventi necessari per assicurare il contenimento della spesa e la riduzione del numero delle sedi, rafforzando l'equilibrio economico-finanziario del CREA.
La prevista azione di spending review, che deve garantire il conseguimento degli obiettivi finanziari imposti dalla legge di stabilità, ovvero una riduzione della spesa corrente del 10% entro la fine del 2017, può sintetizzarsi nelle seguenti linee di intervento:
- riduzione dei centri di costo in misura più che proporzionale rispetto alla riduzione delle sedi;
- riassetto delle aziende, al fine di migliorarne l'efficienza e massimizzarne i ricavi;
- centralizzazione delle procedure di acquisto e razionalizzazione delle strutture di supporto amministrativo;
- revisione dei contratti di acquisto di beni e servizi, per adeguarli alle effettive necessità dell'Ente.
Il passaggio alla nuova strutturazione avverrà con gradualità e flessibilità, tenendo conto delle effettive competenze presenti nei vari centri, della strumentazione a disposizione, dei costi di trasferimento o di adattamento delle strutture, della coerenza con gli obiettivi di razionalizzazione e concentrazione.
"Il CREA, così riformato, si presenta più agile e compatto, più sintonizzato sulle esigenze del territorio e dell'impresa, più pronto a cogliere opportunità di finanziamento nazionali ed europee e a valorizzare l'eccellenza scientifica dei suoi ricercatori. – afferma il commissario Salvatore Parlato – Intendiamo essere il sostegno al Made in Italy di fronte alle grandi sfide dell'agroalimentare".