«Stiamo seguendo la vicenda con la massima attenzione e, nelle prossime ore, formalizzeremo la richiesta di un incontro alla Farnesina». Così AEPI, la Confederazione delle Associazioni Europee di Professionisti e Imprese, che al suo interno annovera Agripesca a cui gli armatori di Mazara del Vallo sono iscritti. Tutto è accaduto lo scorso 1 settembre, con il sequestro di due pescherecci siciliani da parte delle autorità libiche con l’accusa di pesca illegale. Diciotto i membri dell’equipaggio. Uno dei comandanti delle imbarcazioni ha fatto sapere che stanno bene, ma sarebbero in stato di fermo.
«Siamo in stretto contatto con i familiari anche attraverso le nostre rappresentanze in Sicilia – dice Mario Serpillo presidente di Agripesca Nazionale UCI– ma i giorni passano e la situazione ci preoccupa e non poco. In queste ore difficili, siamo impegnati ad incoraggiare anche un dialogo tra alcune istituzioni territoriali, sia della Libia che della Sicilia. Aspettiamo informazioni da parte delle autorità competenti, fiduciosi che sia in corso un dialogo per sbloccare la situazione».
Nelle ultime ore, infatti, sia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio sono intervenuti rilanciando un impegno e una interlocuzione costante. Da AEPI annunciata la massima collaborazione. «Sappiamo che su quello che sta accadendo- spiega il presidente Mino Dinoi– c’è grande determinazione affinché si arrivi presto ad una soluzione positiva. Ed è al Governo che ci rivolgiamo, rendendoci disponibili ad operare in sinergia. Nelle prossime ore formalizzeremo una richiesta di confronto a Roma, con una nostra delegazione. Da lunedì sera, inoltre, armatori siciliani e famiglie saranno a Roma per un sit in, preoccupati per le sorti degli ostaggi. In questo momento è più che mai necessario il contributo di tutti per riportare a casa al più presto i nostri connazionali».