Dodici anni di lotte per la difesa della terra e dell’agricoltura contro i signori del cemento. Ed ora il riconoscimento del Tar che ha accolto i rilievi contro il Pgt, il Piano di governo del territorio di Segrate, che viene completamente annullato. In pratica le zone di trasformazione urbanistica vengono invalidate tornando ad essere aree non edificabili.
A festeggiare è il Comitato “Golfo Agricolo” di Segrate, la città di 35 mila abitanti alle porte di Milano.
Roberta Menegatti, colonna portante del Comitato, intervistata dal giornale locale “Fuori dal comune”, esprime tutta la soddisfazione sua e dei tanti aderenti al Comitato.
“Il Tar ha accolto tutte le nostre richieste – spiega. “Per quanto riguarda il consumo di suolo, è stato dimostrato come l’amministrazione Alessandrini, con il 69,77 per cento di suolo già urbanizzato, avrebbe avuto diritto ad aumento dei meccanismi premiali di solo un 1 per cento, rimanendo conforme al Piano territoriale di coordinamento provinciale, il Ptcp. Così però non è stato, e il Comune si è attribuito arbitrariamente una quota di consumo di suolo maggiore, che stando anche alla sentenza, è risultata scorretta e si aggirerebbe attorno ad un spaventoso 13,5 per cento, dato ripreso erroneamente anche dalla Provincia di Milano, che proprio su questo valore aveva espresso parere positivo sul Pgt della nostra città. Anche sui corridoi ecologici, che il Tar ha dichiarato non del tutto fattibili a causa di elementi come la Variante della Via Monzese, e sulla piantumazione preventiva, che avrebbe diminuito il valore ambientale dell’area, abbiamo avuto ragione. Inoltre il tribunale, come già fatto notare dal Comitato, ha respinto le stime di crescita della popolazione eseguite dal Comune di Segrate, stime che non stanno in piedi. Altra vittoria è il parere positivo espresso dalla sentenza sulle nostre considerazioni rispetto alla Valutazione ambientale strategia presentata dall’amministrazione (Vas), un esame diagnostico del territorio per valutare gli effetti ambientali di alcuni progetti prima, durante, e dopo la loro validità. Nel caso di Segrate questa valutazione è risultata carente e tardiva. La sentenza è chiara – continua la Menegatti – cita le relazioni tecnico-agronomiche del professore Marco Fabbri, presentate da noi, e cita anche quella del Professore Comolli presentata dal Wwf Martesana, che fondamentalmente evidenziano le potenzialità agricole e ambientali dell’area. Il comune deve rifare il Pgt, mantenendo attività e suolo agricolo che non possiamo permettere che la nostra città continui a perdere”.