Parliamo di una risorsa da preservare, limitata e non rinnovabile. Eppure, già il 33% del suolo mondiale è compromesso. Nel mondo ogni mezz’ora, per cause diverse (erosione, inquinamento, cementificazione) si perdono ben 500 ettari di suolo. E in Italia, ogni secondo, si perdono due metri quadrati di suolo fertile. Un "lusso" che non possiamo permetterci: per formare solo 1cm di suolo fertile, infatti, sono necessari dai 100 ai 1000 anni.
Mal gestire il suolo e perderne la fertilità significa limitare la capacità produttiva di cibo. Capacità che, invece, dovrà aumentare. Secondo le ultime stime Fao, nel 2050, il fabbisogno di cibo per aumentata popolazione sarà del +60% rispetto ad oggi. La gestione sostenibile del suolo non può prescindere dal ruolo fondamentale rivestito dall'agricoltura, che per sua natura produce ricadute e impatto sull'ambiente.
Il comparto è chiamato a indirizzare le sue pratiche sempre più verso i principi della tutela della biodiversità e della sostenibilità, leve strategiche utili a garantire anche la sostenibilità economica di un’azienda. Un dato, su tutti: la perdita annua a livello mondiale di 75 miliardi di tonnellate di suolo coltivabile costa circa 400 miliardi di dollari/anno di produzione agricola persa.
Una gestione sostenibile del suolo significa salvaguardare tutti i servizi ecosistemici ad esso legati: immagazzinare e fornire acqua pulita, sequestrare carbonio (regolazione delle emissioni di anidride e di altri gas a effetto serra), conservare la biodiversità.
In occasione della giornata mondiale del suolo (domani, 5 dicembre) il Crea e la Presidenza della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati hanno presentato, presso la Camera dei Deputati, la traduzione italiana delle Linee Guida volontarie della Fao sull’uso sostenibile del suolo. Il convegno romano “Suolo & Agricoltura: dalla ricerca all’azione” è stato anche una importante occasione per favorire il dibattito tra portatori di interesse, istituzioni e mondo agricolo, con l’intento di elaborare congiuntamente – istituzioni, ricerca e mondo produttivo – le iniziative da intraprendere per la tutela del suolo italiano e per promuovere una gestione sostenibile in grado di aumentare la produzione agroalimentare, favorire la qualità nutrizionale degli alimenti, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.