Il Consorzio ha scelto di essere presente per promuovere il Pecorino Toscano Dop in una delle fiere internazionali che, ogni anno, registra un costante aumento di visitatori provenienti dai Paesi del Golfo e dall’area dell’Oceano Indiano. Il Consorzio punta a rafforzare la sua presenza nel mercato del Medio Oriente, dopo le positive prospettive riscontrate in termini di importazione e commercializzazione dei suoi prodotti nei paesi del Golfo Persico. Un percorso che è stato accompagnato fin dal 2013 con la nascita del primo Pecorino Toscano Dop certificato Halal, prodotto conforme ai precetti islamici. Ad oggi sono due i caseifici in Toscana ad aver conseguito la certificazione, rilasciata dall’Associazione Islamica Zayd Ibn Thabi: il Caseificio Sociale Manciano e il Caseificio Maremma.
Il Pecorino Toscano Dop con certificazione Halal. Le differenze tra il Pecorino Toscano Dop e quello certificato Halal non sono da ricercare nella qualità del prodotto ma nel percorso lavorativo, nell’approccio e nella conoscenza dei procedimenti allineati alla religione islamica, a partire dall’utilizzo di prodotti non alcolici per la pulizia degli impianti o dalle indicazioni da riportare in etichetta.
“Il Consorzio di tutela – afferma Andrea Righini, direttore del Consorzio del Pecorino Toscano Dop – sta lavorando per proporre anche ad altri caseifici di seguire la strada dell’ottenimento di certificazioni internazionali come quella Halal. Siamo convinti che aumentare le possibilità di penetrazione in mercati così importanti, nel rispetto della tradizione produttiva locale, sia fondamentale per offrire nuovi sbocchi alla commercializzazione del nostro formaggio all’estero”.