Qualità elevata, resa per ettaro superiore alle due precedenti, aumento delle superfici coltivate. Sono i dati relativi alla campagna del Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop, partita molto bene e che autorizza l’ottimismo sulla stagione autunno-invernale.
La raccolta del prodotto, nelle 60 aziende associate, è iniziata con qualche giorno di anticipo rispetto alla scorsa stagione, mentre la commercializzazione ha preso il via nella seconda metà del mese di luglio. I dati dei primi tre mesi di commercializzazione evidenziano un trend in crescita rispetto all’annata precedente (+14%), segnale positivo in previsione dei mesi di punta della commercializzazione del prodotto.
I macro dati sono positivi; gli ettari in questa campagna hanno visto una crescita moderata, le rese sono davvero soddisfacenti. Dopo alcune annate difficili per la varietà Primura, con rese medie basse e poco soddisfacenti, vi è un ritorno alla normalità produttiva con una resa di 39 tonnellate per ettaro, per una produzione complessiva di 13.384 tonnellate (+53,8%) di Patata di Bologna Dop certificata.
Dopo le campagne difficili, costellate di avversità agronomiche, siamo approdati alle condizioni climatiche favorevoli avute nel 2024, anno caratterizzato da mesi primaverili piovosi e da temperature non troppo elevate. Ciò ha favorito una strutturazione dei suoli ottimale e uno sviluppo regolare e costante della pianta e dei tuberi.
Alla luce di queste prospettive, il Consorzio proseguirà il percorso di valorizzazione della Patata di Bologna Dop, a partire dalla nuova immagine lanciata lo scorso anno. La campagna 2024/25 coincide inoltre con il quinto anniversario dello speciale progetto di tracciabilità “Coltivatori di Valori” che, attraverso la semplice scansione di un QR Code presente sul fronte del pack, consente ai consumatori di risalire all’ubicazione esatta dell’azienda di produzione del sacchetto acquistato e di scoprire il volto e la storia dell’agricoltore che l’ha prodotta.