Al Cnr ne sono sicuri, il futuro dell'alimentazione mondiale avrà dei protagonisti ad oggi (almeno in Europa) insospettabili. Un po' per la scarsità della commodities attuali (che ne farà aumentare il prezzo), un po' per la necessità di risparmiare terreno prezioso (e sempre più inquinato) ma gli studi attuali stanno prendendo una direzione inaspettata.
Graziella Chini Zitelli, dell'istituto per lo studio degli ecosistemi del Cnrrivela al quotidiano "Repubblica" la direzione appena intrapresa. E l'attualità parla di farine di insetti (soprattutto grilli e cavallette, che conferiscono un poco apprezzato colore giallo – marrone), microalghe e meduse disidratate sono i rimedi più prossimi ad essere perfezionati. L'interesse è elevato e un momento di sintesi degli studi sarà celebrato in occasione di Expo2015, che si occuperà di cibo del futuro in un'apposita area tematica.
"Tali alimenti costituiscono una novità per l'occidente ma esistono già da tempo in America Latina e soprattutto in Asia", dice la studiosa. "Sappiamo già distinguere – continua – le specie velenose da quelle buone". Sì ma perchè proprio le alghe marine? "Per via dell'elevato valore nutritivo", ribatte la Chini Zitelli. E' vero, alcune specie sono particolarmente ricche di acidi grassi polinsaturi che portano beneficio al cervello. Le larve dei coleotteri(sì!) possiedono sali minerali e proteine utili al corpo umano e dai simpatici insetti otteniamo, intanto, poi si vedrà, farine utilizzate per sostituire quelle di pesce nei mangimi per animali.
Questo significa che a breve troveremo le meduse e gli insetti sugli scaffali del supermercato? La scienza intanto va avanti ma poi la parola, in ogni caso, dovrà passare all'Efsa, l'autorità per la food safety europa, che ha la sede a Parma. Insomma, il futuro arriverà ma intanto godiamoci il presente.
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