Passato definitivamente anche al Senato il disegno di legge a sostegno dell’imprenditoria agricola giovanile. Il testo è stato approvato da Palazzo Madama con 80 voti favorevoli, 37 contrari e 20 astenuti. Le nuove norme riguardano gli agricoltori di età compresa tra i 18 ei 41 anni.
È previsto un fondo per favorire il primo insediamento dei giovani, istituito nello stato di previsione del Masaf, con una dotazione di 15 milioni di euro a decorrere dal 2024, destinato anche a cofinanziare i provvedimenti di natura regionale o delle Province autonome per favorire il primo insediamento dei giovani nel settore dell’agricoltura.
La norma introduce agevolazioni fiscali, come nel caso del “pagamento di un’imposta sostitutiva determinata applicando l’aliquota del 12,5 per cento alla base imponibile, costituita dal reddito d’impresa prodotto nel periodo d’imposta“. Tale agevolazione fiscale è riconosciuta a condizione che le imprese giovanili non abbiano esercitato nei tre anni precedenti altra attività agricola. Per l’acquisto di terreni agricoli e relative pertinenze si prevede “un corrispettivo non superiore ai 200.000 euro, sul compenso per l’attività notarile, determinato nella misura prevista dalla tabella notarile vigente, ridotta della metà“.
Sarà anche possibile avere un credito d’imposta per le spese sostenute per la partecipazione ai corsi di formazione pari all’80%, per un importo massimo di 2.500 euro. Verrà infine costituito un Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura presso il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Nella legge c’è un articolo specifico per finanziare i costi per la formazione, perché oggi per fare impresa agricola sono necessarie competenze di marketing e di finanza.