Il surriscaldamento globale ci sta portando verso scenari ignoti ma senz’altro poco piacevoli. Le temperature sono sempre più elevate e soffrie anche la natura che ci circonda. Esempio concreto è il Mar Caspio che sta evaporando e il suo livello è sceso di circa un metro e mezzo in circa 20 anni e il calo non sembra volersi fermare.
L’affluenza di acqua da parte di fiumi e piogge al Mar Caspio è sempre più scarso e il lago più grande del mondo rischia di scomparire: a rischio soprattutto la sua parte settentrionale che nel giro di tre quarti di secolo potrebbe svanire nel nulla.
Oggi il livello di profondità del Mar Caspio non è del tutto preoccupante, in quanto già negli anni ’70 il Mar Caspio era sceso sotto il livello minimo facendo registrare un record negativo (a oggi fortunatamente imbattuto). Eppure gli scienziati e gli studiosi sono preoccupati per la tendenza negativa che sta caratterizzando questa discesa di livello. Negli ultimi dieci anni il trend negativo sta peggiorando giorno dopo giorno.
La responsabilità è probabilmente da imputare alle temperature che stanno aumentando anche se lievemente, ma in modo inesorabile, di anno in anno e continueranno ancora ad alzarsi per via dei cambiamenti climatici. A contribuire a questa situazione grave ci sono anche le precipitazioni che sono sempre più scarse e quindi il destino del Mar Caspio è sempre più incerto.
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