A seguito dell’immane tragedia provocata dalle alluvioni in Emilia-Romagna e nelle Marche, il Presidente dell'Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo esprime, a nome di tutta l’organizzazione, profondo cordoglio per le vittime, il cui numero purtroppo continua a salire, e piena solidarietàà verso le popolazioni colpite e per le migliaia di agricoltori che hanno visto le loro aziende inghiottite dalla furia delle acque.
Fenomeni estremi di questo genere – riflette il Presidente Mario Serpillo – che tragicamente si sono ripetuti negli ultimi decenni, lasciano atterriti e verrebbe da pensare che a fronte di precipitazioni di eccezionale portata e durata (in trentasei ore è piovuto quanto normalmente in sette mesi); di esondazioni multiple e contemporanee (ventitréé fiumi, quasi all’unisono, hanno rotto o superato gli argini) l’uomo possa opporre solo una flebile resistenza.
Sicuramente in questo momento prevalgono il dolore, l’angoscia e la preoccupazione e vanno messe da parte recriminazioni e polemiche, tuttavia, si deve acquisire la consapevolezza che gli effetti di fenomeni catastrofici come questo, se non possono essere annullati, quantomeno possono essere contenuti e limitati, ma bisogneràà farlo da ora per evitare che disastri simili si ripetano in un prossimo futuro. Previsione e prevenzione sono essenziali per ridurre l’impatto delle alluvioni, si tratta di dotare il Paese, e soprattutto quelle regioni a più alto rischio idrogeologico, delle difese necessarie.
Per il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo, sono improcrastinabili degli interventi strutturali sul territorio per prevenire e controllare le alluvioni come, d’altra parte, è prioritario mettere in essere sistemi di raccolta e gestione delle acque pluviali per i periodi siccitosi. Due diversi aspetti di fenomeni, strettamente legati tra loro dai cambiamenti climatici, che richiedono una risposta univoca e coerente al fine di riuscire a beneficiare delle acque piovane e non lasciare che esse si disperdano, si sprechino o peggio ancora arrechino una simile distruzione.
Il Presidente Mario Serpillo si sofferma con profonda apprensione sulla stima dei danni alle produzioni agricole che in queste due regioni italiane sono di proporzioni incalcolabili: oltre 5000 aziende agricole devastate, interi campi coltivati e allevamenti sono stati completamente distrutti.
Per affrontare questa situazione d’emergenza Mario Serpillo sollecita il Governo ad intervenire mediante l’emanazione di un Decreto-legge sospendendo tutte le scadenze di pagamento, inclusi tributi, crediti, mutui e contributi previdenziali per sostenere in modo concreto ed immediato i cittadini e le aziende agricole colpite dalle alluvioni.
L'UCI si impegna a collaborare attivamente con le istituzioni competenti per alleviare gli effetti di questa tragedia e favorire la ripresa delle attivitàà nelle regioni colpite.”