Oggi dobbiamo fronteggiare numerosi attacchi rivolti all’Italia da molteplici Stati membri, come “etichette allarmistiche per i vini, nutriscore, carne sintetica; manovre sibilline che vorrebbero insidiare le filiere del Made in Italy, candidate, però, come patrimonio dell’UNESCO. Ci sono prove fondate che uno stile di vita sano non riguarda solo ciò che mangiamo e beviamo, ma anche come lo facciamo”, le parole del leader dell’Uci. Continuando, ha introdotto un nuovo elemento: “La convivialità gioca un ruolo cruciale a questo riguardo, in cui il vino rappresenta un elemento chiave della tradizione italiana, sia nella cultura che nelle relazioni sociali; valore che non trova riscontro nella letteratura dei paesi del Nord”.
L’attenzione dovrebbe, anziché su questo, essere rivolta all’educazione delle persone sul consumo responsabile di alcol e alla promozione di uno stile di vita sano. Etichette, avvertenze e diete possono servire come guida, ma non dovrebbero essere usate per stigmatizzare o escludere determinati alimenti o bevande.
Un importante studio pubblicato il 2 aprile, infatti, proprio in coincidenza con il giorno di apertura di Vinitaly, evide4nzia un cambiamento significativo nella valutazione del consumo di alcol. Secondo il Journal of the American Medical Association (Jama) – la pubblicazione medica più rinomata negli Stati Uniti – per un uomo adulto che beve fino a due bicchieri di vino al giorno (e uno per le donne), non è in alcun effetto nocivo sulla salute, valutato in termini di mortalità per qualsiasi causa, rispetto a un non bevitore.
“Si tratta, dunque, ha ribadito il Presidente, di educare alla consapevolezza invece di limitare; è meglio orientare i consumi verso scelte che privilegino la qualità piuttosto che la quantità”.
L’industria vinicola italiana ha raggiunto un record storico nelle esportazioni con un aumento del 10%, pari a 7,9 miliardi di euro, secondo i dati Istat. Significativo il balzo in valore delle bottiglie Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo, per un totale di oltre 22 milioni di ettolitri, pari al 43% dei 50,3 milioni di ettolitri ottenuti grazie alla vendemmia 2022.
Il vino italiano non è solo una grande risorsa economica per il Paese, simbolo della sapienza e delle capacità raggiunte dalle nostre aziende produttrici, ma rappresenta il tratto distintivo di uno stile di vita, di un modo vivere e fare cultura che negli ultimi decenni ha incrementato, tra l’altro, un felice connubio tra il turismo enogastronomico e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico.