Dati e modellistica per prevedere gli andamenti del mercato, preparandosi ad essi e minimizzando il rischio prezzi: è questo e molto altro il risultato del progetto testato da Italia Zuccheri-Coprob per la prima volta nel 2016 e oggi entrato a pieno regime diventando uno strumento prezioso per l'attività quotidiana dell’azienda. Al lavoro sui modelli e gli strumenti previsionali c’è Areté – The Agrifood Intelligence Company, leader in Italia per il monitoraggio e le previsioni sui mercati agrifood.
I mercati
A livello mondiale tra il 2019 e il 2023 lo zucchero è stata una delle commodity agricole soggetta ai più elevati sbalzi di prezzo, passando nell’arco di pochi mesi da minimi di circa 9c$/lb all’attuale picco di 22c$/lb per il grezzo e muovendosi tra i 290$/ton fino agli oltre 620 $/ton per lo zucchero bianco. Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2023, il prezzo spot dello zucchero bianco in Europa è passato dai 310 €/ton agli attuali 1.100 €/ton, con punte di prezzo sul mercato italiano a 1.200 €/t. Questi rialzi per il mercato Europeo e per quello nazionale sono stati supportati anche da un aumento del premio che il mercato comunitario ha pagato rispetto ai mercati mondiali, passato dai minimi di circa 20 €/ton di ottobre 2018 ai 590 €/ton di gennaio 2023.
In un contesto di così estrema volatilità, la capacità di anticipare il mercato ha consentito di mettersi al riparo da queste oscillazioni, in alcuni casi coinvolgendo in maniera virtuosa anche altri interlocutori della filiera.
Non sono stati rari i casi in cui, proprio in relazione a questa capacità di lettura, sono stati sottoscritti contratti pluriennali che, negli anni di mercato a prezzi minimi, hanno dato supporto alla produzione nazionale riconoscendo un prezzo più alto del mercato. Mentre, negli anni di mercato a prezzi record, hanno consentito di contenere gli aumenti a beneficio del resto della filiera.
“Il progetto” – spiega Alessandro Benincà, Managing Director di Italia Zuccheri Commerciale – “ci ha consentito di strutturare un’analisi di prospettiva sull’evoluzione del mercato zucchero con confronti talvolta anche dialettici con il team di Areté che ci hanno consentito di operare sul mercato in maniera professionale e non autoreferenziale a beneficio dei nostri clienti”.
“I modelli consentono di avere visibilità sugli andamenti dei prezzi delle commodity fino a 18 mesi in avanti” – spiega Enrica Gentile, AD di Areté. “Lo zucchero è una delle prime commodity su cui abbiamo cominciato a testare gli strumenti previsionali, con risultati estremamente interessanti che adesso abbiamo portato su quasi 40 prodotti agricoli ed agroindustriali”.
CoProB/Italia Zuccheri
Coprob – Italia Zuccheri è una Cooperativa di produttori bieticoli che si caratterizza per una gestione integrata dal campo alla tavola dell’unico zucchero 100% italiano. Nata nel 1962 in Emilia Romagna, ha due zuccherifici a Minerbio e Pontelongo. Vanta una filiera corta integrata con oltre 4000 soci produttori agricoli, a cui si aggiungono altri 2.500 conferenti, per un indotto totale di 7.000 aziende agricole Italiane che ogni anno coltivano tra 25.000 – 30.000 ettari di barbabietola. L’italianità dello zucchero “100% italiano” di CoproB-Italia Zuccheri, nella sua versione classica, grezzo o bio (a marchio Nostrano) rappresenta la promozione di pratiche agricole sostenibili certificate e garantisce l’ottimizzazione degli indicatori di impatto ambientale a vantaggio del sistema agroalimentare nazionale.
La cooperativa ha promosso diverse iniziative a supporto della sostenibilità ambientale e l’agroeconomia circolare e per questo ha ottenuto da Legambiente il riconoscimento di poter utilizzare il loro logo nel packaging; degni di nota sono anche il partenariato con Conapi-Mielizia e l’obiettivo di ottenere entro il 2025 la certificazione Nazionale SQNPI.