L’ Uci ritiene che apporre etichette sulle bottiglie di vino con indicazioni di rischio per la salute simili a quelle poste sui pacchetti di sigarette sia fuorviante e crei un ingiustificato allarme. Al tempo stesso considera inadeguata e preoccupante la posizione di chiusura che la Commissione europea ha dimostrato di fronte alle istanze presentate dall’Italia insieme ad altri numerosi Paesi membri interessati alla vicenda.
L’UCI considera sbagliato porre sullo stesso piano e confondere in un unico contesto (la bottiglia e l’etichetta) le caratteristiche di un prodotto ed i problemi legati all’abuso o alla dipendenza. Questo vale per il vino ma potrebbe valere anche per altri prodotti. In questo caso i problemi hanno origini molto complesse di natura individuale relazionale, sociale e culturale che andrebbero seriamente affrontati in tutti i Paesi dell’Unione con adeguati progetti mirati allo scopo.
Inoltre secondo l’UCI, se venisse accolta, la proposta irlandese potrebbe seriamente indebolire le regole del commercio interno all’Unione lasciando spazio in futuro a possibili, pericolosi scenari nel mercato unico.