Non solo i wurstel nella black list dei prodotti accusati di avere sparso la listeria in Italia. Il Rasf, il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi della Commissione europea ha segnalato un'allerta definita “seria” per la presenza di listeria in una burrata di bufala prodotta in Italia e distribuita sia nel nostro Paese che in Austria. Sono stati, poi, ritirati lotti di pesce spada decongelato proveniente dallo Sri Lanka e dalla Spagna: in entrambi i casi, la motivazione è il contenuto di mercurio superiore ai limiti consentiti. Il caso è stato classificato come “allerta seria”.
Dopo il dramma della listeria nei wurstel che ha causato il decesso di almeno tre persone e il ricorso agli ospedali per almeno altre 70, sono aumentati i controlli: e così, diversi altri prodotti agroalimentari sono stati segnalati o ritirati dal mercato a seguito di controlli da parte delle autorità sanitarie.
E’ stato dunque attivato il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di pancake al cioccolato confezionati e venduti a marchio Creperie Jarnoux (Bernard Jarnoux Crêpier) per la possibile presenza di Listeria monocytogenes: in questo caso il provvedimento è stato avvallato dal ministero della Salute italiano, in collaborazione con il gruppo Carrefour. I pancake vengono prodotti nello stabilimento della zona industriale di Lanjouan a Lamballe, in Francia e venduti con il marchio di identificazione FR 22.093.041 CE in confezioni di sei pezzi (150 grammi) e la data di scadenza prevista per l'11/10/2022. Lo stesso batterio è stato al centro del richiamo dei wurstel e dei tramezzini al salmone e di una allerta generale a livello europeo dopo diversi casi di malori.
A fine settembre il ministero della Salute aveva richiamato per lo stesso motivo alcuni lotti di wurstel a base di carni avicole prodotte dalla “Tre Valli”, nello specifico i wurstel Wudy Aia. La stessa azienda, in via precauzionale, aveva proceduto al ritiro dei prodotti segnalati specificando, però, che se ben conservati e se cucinati secondo le indicazioni i prodotti non sono pericolosi.
Il ministero stesso raccomanda, in via cautelare, di non consumare i prodotti con i numeri di lotto segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto, dove verranno rimborsati o sostituiti.