La produzione di latte è in calo nei principali paesi esportatori (-0,9% a marzo 2022 e -1,1% nei primi tre mesi dell'anno), a causa dell'impennata dei prezzi degli input e delle avverse condizioni meteorologiche in alcuni bacini produttivi. Di fronte alla contrazione dell'offerta, è accaduto uno straordinario aumento del prezzo del latte (a marzo 43,5 euro/100 kg nell'UE) trainato anche dal rialzo delle quotazioni di burro.
L'aumento dei costi ha costretto gli allevatori a rallentare la produzione, non solo per contenere le perdite ma anche per far fronte alle difficoltà di approvvigionamento dei mangimi: dopo il +3,3% realizzato nel 2021, le consegne di latte in Italia hanno invertito la tendenza segnando nel primo trimestre 2022 un -0,2%.
Le dinamiche dei prezzi
La minore disponibilità di latte a livello nazionale, ma anche a livello UE, ha fatto significativamente aumentare i prezzi alla stalla che nel mese di aprile hanno mediamente raggiunto il livello record di 47,4 euro/100 litri (senza premi, Iva esclusa). In aumento nei primi quattro mesi del 2022 anche i listini dei principali prodotti guida del mercato nazionale (+3% per i formaggi duri e +10% per i formaggi molli su base tendenziale).
Per il secondo anno consecutivo, dunque, nel 2021 la bilancia commerciale del settore lattiero caseario nazionale è risultata in attivo per un valore di 493 milioni di euro, in particolare grazie allo straordinario fatturato realizzato sui mercati esteri dal segmento dei formaggi, con 3,6 miliardi di euro di prodotti esportati (+12,3% in valore rispetto al 2020). Le esportazioni di formaggi e latticini italiani hanno continuato a crescere anche nei primi due mesi del 2022 (+22,8% in volume e +26,9% in valore).
I consumi domestici di latte e derivati sono però in flessione nei primi tre mesi del 2022 (-4,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), in corrispondenza di una contrazione meno che proporzionale della spesa (-2,3%), segnale di un deciso aumento dei prezzi medi al consumo (+2,1%).
Quali sono le prospettive del comparto?
La tensione sul mercato lattiero caseario nazionale dovrebbe continuare a mantenersi su livelli elevati con prezzi sostenuti – sia alla stalla sia all'ingrosso – da una domanda molto vivace per i formaggi, soprattutto da parte dei compratori esteri, e la produzione di latte che si avvia verso il calo stagionale dei mesi estivi.