Un vero e proprio viaggio enogastronomico nel Nord est italiano, dedicato a tutti gli amanti del vino prodotto “secondo natura”. Domenica 19 e lunedì 20 giugno torna il Salone Transfrontaliero del Vino Naturale Borderwine, uno degli appuntamenti più attesi del settore, con più di 60 cantine tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria e Slovenia.
La nuova edizione segna un importante cambio di location e approda a Passariano, ad una ventina di km da Udine, nel sontuoso parco di Villa Manin: dimora veneta del ‘600 che rappresenta uno dei simboli più conosciuti del turismo e della cultura regionale, oggi sede di numerose mostre ed eventi di caratura internazionale.
“Essere a Villa Manin, grazie alla collaborazione con l’Ente Regionale Patrimonio Culturale FVG (Erpac), è una grande soddisfazione: attesta la crescita costante di Borderwine che era partito a Cividale del Friuli nel 2016 con 28 cantine – spiegano gli ideatori, Valentina Nadin e Fabrizio Mansutti – La sesta edizione di Borderwine dà il via ad un progetto più lungimirante, che guarda a GO!2025 Gorizia Nova Gorica, Capitale della cultura
I criteri per poter partecipare come produttori a Borderwine rimangono gli stessi: scelta dei terreni, rispetto della loro biodiversità, esclusione di qualsiasi tipo pesticidi, additivi o di manipolazione chimica o fisica. Produrre vino naturale per Borderwine significa guardare al futuro non solo dell’enologia, ma dell’agricoltura in genere, opponendosi alla logica che vuole una produzione continua e massiccia ad ogni costo.
Nelle due giornate, non mancherà la parte dedicata al cibo, con produttori agroalimentari e food truck che esalteranno la cultura gastronomica del territorio. Verrà dato spazio anche alla musica e all’arte, con spettacoli e concerti.
Borderwine è organizzato grazie a Regione FVG, Promoturismo FVG, ERPAC, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Civibank, Gustai.it, Slowfood FVG, Ass. culturale Arsura, Ass. ReValpo, Biodynamic farmers of Italy, Natura delle Cose, Associazione Alberghi “Chiavi in Mano” di Udine, Ass. RicercArti, ASD E4RUN.
VILLA MANIN: un po’ di storia
Grandioso e armonico complesso settecentesco, oggi sede di importanti mostre d'arte di livello internazionale. È una delle ville venete più grandi d’Italia e fu la prestigiosa dimora dei nobili Manin, tra cui Lodovico, ultimo doge della Repubblica di Venezia. Fu proprio qui che, nel 1797, Lodovico dovette assistere alla firma del Trattato di Campoformido con cui Napoleone decretò la fine della Serenissima.
La villa è aperta al pubblico solo in occasione di mostre ed eventi, mentre è sempre visitabile il parco monumentale all’inglese che la circonda, una vera e propria oasi di 18 ettari che custodisce alberi secolari e statue allegoriche. Il giardino dei conti Manin nasce per incantare: appena lo vide, Goldoni ne rimase entusiasta. «Un soggiorno degno di un re» scrisse nelle sue memorie