L’inflazione, a gennaio, registra una significativa accelerazione, raggiungendo un livello (+4,8%) mai più visto dall’aprile 1996, quando il NIC registrò la medesima variazione tendenziale. La componente di fondo conferma il dato di dicembre, grazie anche al rallentamento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, i cui andamenti tendenziali sono ancora condizionati dalle limitazioni alla mobilità dovute alla pandemia.
Nel mese di gennaio 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
LE DIVISIONI DI SPESA
A gennaio l’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente ai prezzi della divisione di spesa che includono i prodotti energetici regolamentati, ossia abitazione, acqua, elettricità e combustibili (da +14,4% di dicembre a +22,7%). Accelerano, sebbene in misura minore, anche i prezzi dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (da +2,9% a +3,6%), quelli dei mobili, articoli e servizi per la casa (da +1,7% a +2,4%), di ricreazione, spettacoli e cultura (da +0,1% a +1,2%) e dei servizi ricettivi e di ristorazione (da +3,5% a +4,3%). Rallentano, invece, i prezzi dei trasporti (da +9,6% a +7,8%), a causa dei servizi relativi ai trasporti, e si amplia la flessione di quelli delle comunicazioni (da -2,6% a -4,1%).
L’accelerazione dei prezzi dei beni è imputabile ai prezzi dei Beni energetici (che passano da +29,1% di dicembre a +38,6%; +10,7% il congiunturale), a causa di quelli della componente regolamentata (da +41,9% a +94,6%; +43,8% rispetto a dicembre): accelerano in modo marcato i prezzi dell’Energia elettrica mercato tutelato (la cui crescita passa da +43,8% a +103,4%; +47,8% la variazione congiunturale) e quelli del Gas di città e gas naturale mercato tutelato (da +40,8% a +86,5%; +39,0% su base mensile). Da segnalare l’accelerazione, anche se più contenuta, dei prezzi della componente non regolamentata (da +22,0% a +22,9%; +3,0% il congiunturale) a causa di quelli dell’Energia elettrica mercato libero (da +26,4% a +32,0%; +5,1% rispetto a dicembre) e del Gas di città e gas naturale mercato libero (nuovo prodotto del paniere 2022, che registra una crescita su base mensile del 10,7%); rallentano invece i prezzi del Gasolio per i mezzi di trasporto (da +23,0% a +19,9%; +0,6% il congiunturale), quelli della Benzina (da +21,3% a +18,7%; +0,5% sul mese), quelli degli Altri carburanti (da +45,3% a +42,2%; +1,2% da dicembre) e del Gasolio da riscaldamento (da +21,2% a +21,0%; +2,0% la variazione congiunturale).
I prezzi dei Beni alimentari accelerano (da +2,6% di dicembre a +3,4%; +1,6% sul mese) a causa in particolare di quelli degli Alimentari non lavorati (da +3,6% a +5,3%; +2,0% rispetto a dicembre): nello specifico, la crescita dei prezzi della Frutta fresca e refrigerata passa da +4,2% a +5,5% (+0,9% il congiunturale) e quella dei prezzi dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate da +7,2% a +13,5% (+6,8% su base mensile). Accelerano, ma in misura più contenuta anche i prezzi degli Alimentari lavorati (da +2,0% a +2,2%).
La lieve accelerazione dei prezzi dei servizi (da +1,7% di dicembre a +1,8%; +0,3% la variazione congiunturale) si deve prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,3% a +3,6%; +1,1 sul mese), a causa di quelli dei Servizi di alloggio (da +6,9% a +11,6%; +6,0% il congiunturale), dei prezzi dei Pacchetti vacanza (che invertono la tendenza da -6,4% a +11,5%; +1,1% su base mensile) e dei Servizi ricreativi e sportivi (da +3,4% a+3,8%; +0,5% rispetto al mese precedente). Rallentano invece i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +1,5%; -1,6% il congiunturale e sui cui andamenti tendenziali si riflettono ancora le conseguenze delle limitazioni alla mobilità personale dovute alla pandemia), per effetto di quelli del Trasporto aereo passeggeri (da +49,2% a +1,3%; -26,8% sul mese a causa per lo più di fattori stagionali) e del Trasporto passeggeri su rotaia, i cui prezzi flettono in misura più marcata (da -4,5% a -8,9%; -3,5% il congiunturale). Accelerano invece i prezzi del Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (da +4,2% a +7,8%; +2,1% su dicembre).
I DATI DEL TERRITORIO
A gennaio l’inflazione accelera in tutte le ripartizioni geografiche, confermandosi al di sopra del dato nazionale nelle Isole (da +4,5% di dicembre a +5,5%), nel Nord-Est (da +4,0% a +5,4%) e nel Sud (da +4,1% a +5,0%), pari al dato nazionale al Centro (da +3,9% a +4,8%), mentre si posiziona al di sotto nel Nord-Ovest (da +3,5% a +4,3%).
Nei capoluoghi delle regioni e delle province autonome e nei comuni non capoluoghi di regione con più di 150mila abitanti l’inflazione più elevata si osserva a Bolzano (+6,2%), Trento e Trieste (+5,9% per entrambe), mentre le variazioni tendenziali più contenute si registrano a Milano (+3,9%) e Torino (+3,8%).