Con quasi 3.500 prodotti e un giro d'affari da 767 milioni di euro, in crescita di +1,2% annuo, il petfood per cani e gatti conquista sempre più spazio nei supermercati e ipermercati italiani, seguendo gli stessi valori-guida e trend emergenti del cibo destinato ai loro padroni. È quanto emerge dalle analisi dell'Osservatorio Immagino di GS1 Italy che nella sua decima edizione dedica un intero approfondimento a questo mercato e alla sua evoluzione, così com'è raccontata dai claim presenti sulle etichette dei prodotti.
Tra le tendenze predominanti, quella del "rich-in" è la più diffusa, con 1.774 referenze, che generano oltre 453 milioni di euro di vendite, e con "vitamine" in testa ai nove claim rilevati per numero di prodotti e giro d'affari. Vale invece oltre 435 milioni di euro il sell-out dei prodotti che rientrano nel paniere free from: "senza coloranti" è il claim più diffuso, mentre quello a maggior crescita annua è "grain free/low grain" (+21,4% in termini di vendite).
Da segnalare poi l'affermazione dell'italianità dei prodotti petfood come valore determinante per le scelte d'acquisto in GDO: le vendite delle 486 referenze che richiamano l'origine italiana in etichetta sono aumentate di +17,7% in un anno, sfiorando i 56 milioni di euro di sell-out.
Importante, infine, anche il tema della sostenibilità. L'Osservatorio Immagino ha individuato 13 tra claim e certificazioni green e li ha riuniti in tre panieri tematici: rispetto degli animali (16,7% di tutte le referenze monitorate, con vendite in crescita di +37,4%), allevamenti e agricoltura sostenibili (con il claim "filiera/tracciabilità" che ha visto aumentare il sell-out di +445,2% nell'arco di 12 mesi) e management sostenibile delle risorse (3,8% delle referenze e +21,4% di vendite nei 12 mesi).