Sembra strano chiudere l’anno parlando di gelato in inverno ma questo è il periodo dell’anno in cui elaborare bilanci, anche nelle vendite. Il 2021 si chiude dunque in "dolcezza", secondo l'analisi relativa all’andamento delle vendite del gelato confezionato durante l'anno.
Secondo i dati raccolti dall’Igi (Istituto del gelato italiano), nei primi nove mesi del 2021 le vendite di gelato industriale nel nostro Paese hanno fatto segnare un incremento del +3,2% rispetto all’analogo periodo del 2020. Nello specifico, emergono in tutta evidenza la forte ripresa dei volumi di vendita nell’Out of Home, dove si registra un aumento del +52,9%, e la sostanziale stabilità del canale Retail (-0,4%). Per i consumi fuori casa si tratta di un “rimbalzo” atteso dopo la brusca contrazione avvenuta nel 2020 a seguito delle restrizioni alla socialità e alle attività del settore Horeca imposte con il lockdown nazionale e le successive misure di contenimento della pandemia.
Di converso le vendite nella Gdo, che nel 2020 avevano in parte beneficiato dell’incremento nei consumi domestici e degli acquisti “per scorta”, sono rimaste pressoché invariate. Nell’Out of Home hanno fatto la parte del leone le confezioni singole da passeggio (+65,8%), lo sfuso (+35,8%) e le specialità da tavola in confezione singola (+19%). Nel canale Retail l’andamento sostenuto delle rotazioni a scaffale dei multipack (+4,1%) è andato a compensare la flessione nelle vendite di vaschette e secchielli (-6,4%).
Il comparto del gelato confezionato guarda al 2022 con cauto ottimismo.