Con il recente via libera dalla Conferenza Stato-Regioni è ora in vigore la possibilità di presentare richieste di aiuti per lo stoccaggio privato dei vini di qualità. La misura messa in atto nel settore vitivinicolo si è resa attuabile grazie all'utilizzo delle risorse residue del precedente intervento, teso a ridurre le rese produttive nelle imprese vitivinicole. Si può, dunque, fare affidamento su risorse pari a 9,54 milioni, che saranno a disposizione dei vitivinicoltori per tutelare le produzioni di vini a denominazione.
L’aiuto è destinato ai produttori vinicoli i quali originano il loro prodotto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenute o acquistate, e che si impegnano allo stoccaggio dei vini sfusi IGT, DOCG, DOC certificati (o atti a divenire tali) alla data di pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero dello specifico decreto.
L’importo dell’aiuto è determinato in:
• 0,060 euro/hl/giorno per i vini a DOCG e DOC
• 0,040 euro/hl/giorno per i vini a IGT.
Il periodo di stoccaggio è fissato in 6 mesi.
I quantitativi di vino di qualità (a denominazione) – o atti a divenire tali – oggetto della richiesta di stoccaggio alla data del 31 luglio 2020 devono essere detenuti presso gli stabilimenti dei produttori (o in altri stabilimenti in nome e per conto del produttore) come risultanti dalla dichiarazione di giacenza, e riportati nel registro telematico alla data di pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero del DM 26/11/2020 prot. n. 9341040.
Il quantitativo di vino oggetto della domanda non può essere inferiore a 100 ettolitri e superiore a 4.000 ettolitri. Le domande di accesso alla misura potranno essere presentate fino al 4 dicembre 2020.
L’iniziativa ha ricevuto il plauso del Presidente Nazionale dell’UCI, Mario Serpillo, che ha dichiarato che “l’operato del Ministero ha attivato un'ulteriore possibilità nella filiera vitivinicola, al fine di contrastare la crisi economica da Covid-19, determinata dalla chiusura dei canali Ho.re.ca. Sono state ascoltate le nostre richieste di ridurre la burocrazia, di rendere snelle le procedure di elaborazione ed operare con modalità smart. Entro pochi giorni dal termine di scadenza delle richieste, Agea formulerà una graduatoria e i produttori potranno sin da subito richiedere un'anticipazione. Vogliamo organismi pagatori che lavorino per snellire la burocrazia e tale modalità di intervento va in questa direzione, pertanto un ringraziamento per l'accelerazione impressa alle attività dell'Agenzia lo rivolgo al Ministro Bellanova, al sottosegretario L’Abbate e al Direttore Papa Pagliardini. Ma l’attenzione deve rimanere alta, occorre vigilare sulla nuova PAC perchè non vengano introdotti i cosiddetti "vini dealcolizzati" nell'ambito della nuova organizzazione di mercato. Tale riconoscimento, infatti, comprometterebbe gli impegni e gli sforzi dei produttori vinicoli italiani. Ma sono certo che la Bellanova saprà farsi portavoce di questa esigenza a tutela delle nostre produzioni, in sede europea”.
Naturalemente la rete del Caa Agriservizi è a disposizione dei produttori per approfondimenti e per la presentazione della domanda.