Sempre di più gli italiani che escludono dalla propria tavola alimenti di origine animale (quasi il 9% nel 2020 e con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente): lo confermano anche i dati di Everli – il marketplace della spesa online – che ha preso in esame gli ordini effettuati sul sito e via app nell’ultimo anno e ha rilevato quest’anno un aumento del 14% per quanto riguarda l’acquisito di prodotti vegetariani e vegani rispetto allo stesso periodo 2019.
Osservando la distribuzione a livello geografico degli acquisti, nelle regioni a nord della Penisola si riscontra un’alta concentrazione di carrelli rigorosamente vegani, con un picco importante soprattutto in Pianura Padana, mentre la dieta vegetariana caratterizza l’intero Stivale con una maggior concentrazione soprattutto al centro nord. Guardando invece alla stagionalità, gli italiani hanno iniziato con largo anticipo a seguire un’alimentazione a base vegetale: complici anche gli sgarri del periodo natalizio, infatti, a gennaio di quest’anno si è registrato il picco di spesa per l’acquisto di questi prodotti, soprattutto secondi piatti.
E i vegani che scelte fanno? Sulla tavola vegana il tofu batte il tempeh; i vegetariani preferiscono i burger vegetali alle crocchette. E la gdo si adegua, non fosse altro perché la fattispecie comincia a valere un bel po’ di euro. Ormai anche al supermercato è possibile scegliere tra tantissimi prodotti vegani e vegetariani, capaci di soddisfare tutti i gusti e le esigenze. Nella top 10 dei cibi vegan più acquistati in Italia, il tofu si aggiudica il primo posto davanti a hummus (2° posto) e burger e mini burger vegetali (3° posto). All’ultimo posto in classifica si posiziona invece il tempeh, altro famoso alimento asiatico che caratterizza questa alimentazione.
Inversione di tendenza per i vegetariani dello Stivale che inseriscono in classifica prevalentemente primi e secondi piatti e considerano i burger vegetali un must have irrinunciabile sulle loro tavole. Completano il podio le cotolette vegetariane (2°) e i libanesi falafel (3°), mentre la top 5 si chiude con un primo piatto italianissimo, le lasagne – vegetariane – rigorosamente al ragù (5°).
Guardando nel dettaglio i dati raccolti e confrontando gli ordini effettuati online, da nord a sud della Penisola emergono interessanti curiosità sui gusti e le abitudini degli italiani. L’Emilia Romagna e la Lombardia si aggiudicano il primo posto come regioni più vegan d’Italia, con tre città ciascuna nella top 10 delle città italiane con il maggior numero di ordini online di questa categoria: Bologna in vetta, Milano al terzo posto e Pavia un gradino sotto al podio, seguite da Bergamo (6°), Modena (7°) e Parma (9°).
I vegetariani dello Stivale si concentrano soprattutto in Toscana. Tra le 10 province che nell’ultimo anno hanno registrato il maggior numero di ordini di questi prodotti spiccano infatti ben tre province toscane: Firenze, Livorno e Pisa, che popolano seconda parte della classifica, rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto.
Ma quali sono i prodotti “verdi” preferiti dagli italiani e inseriti nei loro carrelli virtuali? Le vendite della crema pronta a base di ceci, si concentrano soprattutto in alcune città del nord e centro Italia, in particolare Firenze, Bologna, Venezia e Bergamo. Mentre gli abitanti della provincia di Pesaro e Urbino, escludono completamente questo alimento completo e gustoso dai loro carrelli virtuali, per sostituirlo con i più particolari burger vegetali ai carciofi e pomodori secchi.
Nella città marchigiana, i burger vegetali, nella loro versione mini e agli spinaci trionfano anche nella spesa vegetariana e insieme alle varianti con verdure grigliate, e semi di lino e zucca, sono particolarmente graditi anche a Bologna, Firenze, Forlì-Cesena, Pavia e Pisa. I veneziani che scelgo questo tipo di alimentazione, invece, al primo posto tra i loro acquisti, includono le lasagne vegetariane al ragù e soia.