Secondo Fruitimprese, associazione che riunisce le imprese ortofrutticole italiane, l'export dell’ ortofrutta, sulla base degli ultimi dati Istat, conosce una stagione positiva. L'associazione afferma che la bilancia commerciale dei primi 7 mesi del 2020 non si discosta dal trend del primo semestre del 2018: crescita in valore (+6,7% oltre 164 milioni in più) mentre i volumi calano del 4,7 per cento. Quindi, diminuiscono le quantità esportate ma crescono i prezzi. Il valore dell’export complessivo dunque supera i 2,6 miliardi di Euro.
Le importazioni, invece, sono stabili in volume con 0,6% ma crescono in valore con +3,4%. Le quantità importate che ammontano a 2,2 milioni di tonnellate, superano ancora una volta le quantità esportate, pari a 1,9 milioni di tonnellate, mentre a valore l’export supera l’import di circa 68 milioni. Il saldo commerciale sui primi sette mesi del 2019 resta positivo del +3,4%.
In volume segno negativo per frutta fresca (-7,3%) e frutta secca (-10,5%), in lieve ripresa gli agrumi (1,9%). In valore andamento positivo per tutte le voci, dagli agrumi (21,3%), alla frutta secca (13,7%), a legumi-ortaggi (6,4%).
Per quanto riguarda le importazioni l’Italia ha acquistato dall’estero oltre 2,2 milioni di tonnellate di ortofrutticoli per un valore di oltre 2,5 miliardi di Euro. In valore forte crescita dell’import di agrumi pari al 50,6%, cresce la frutta fresca arrivando a 8,4%, diminuiscono legumi-ortaggi (-15,7%). In volume crescono gli agrumi (22,7%), frutta secca (5,4%) e frutta tropicale (5,6%).