Il maltempo colpisce l’Italia con bombe d’acqua, grandinate e bufere che hanno devastato a macchia di leopardo ulivi, vigne e ortaggi e allagato campi e stalle, sferzato le scorte di cibo per gli animali e le attrezzature agricole. L’ondata di maltempo d’autunno ha colpito da nord a sud in un 2020 già molto difficile per tutto il comparto primario.
La bomba d’acqua che in Piemonte si è abbattuta su Saluzzo ha causato danni ad una cinquantina di allevamenti e aziende agricole; il furibondo temporale ha scaricato in un’ora ben 190 millimetri di pioggia inondando strade, allagando case, capannoni e stalle, dove l’acqua ha sfiorato un metro di altezza con animali a mollo.
La furia del maltempo ha raggiunto anche la Puglia dove chicchi di grandine grandi come albicocche sono caduti sui raccolti di olive e ortaggi e sui grappoli in vendemmia fra i vigneti. In questa fase stagionale la grandine è la più temuta dagli agricoltori per i danni irreversibili che provoca ai raccolti e che in una manciata di minuti è in grado di distruggere il lavoro di un anno.
Queste precipitazioni sempre più aggressive si abbattono su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico, con più di 7.000 comuni complessivamente a rischio per frane o alluvioni (il 91,3% del totale). Una situazione aggravata dal fatto che negli ultimi 25 anni si è perso in Italia il 28% della sau.