Durante il lockdown milioni di persone hanno trascorso molto più tempo in casa e, non potendo uscire, si sono rese ancora più conto di quanto la compagnia di un animale domestico sia fondamentale. Come fedeli compagni di vita, hanno dato il loro sostegno per superare questo periodo e, con l’arrivo della bella stagione, non ci si vuole più separarne, nemmeno in vacanza. Infatti, secondo un recente studio pubblicato da Pet Business World su dati della compagnia di viaggi dog-friendly PetsPijamas, le prenotazioni di questo genere di vacanze hanno registrato a maggio una crescita del 41%.
Trend che promette di esplodere anche in Italia; secondo alcuni dati nel 2019 due italiani su 5 sono partiti con il proprio animale, grazie ad un aumento dell’ospitalità “pet-friendly” diffusa lungo tutta la Penisola.
Ma quali sono rischi e pericoli in cui potrebbero incorrere i cani durante viaggi e gite fuori porta? Quali sono invece le razze canine più soggette a infortuni e quali sono gli accorgimenti che i padroni devono utilizzare per tutelare la salute dei propri cani? Secondo gli esperti particolare attenzione va posta alle articolazioni, soggette soprattutto durante i viaggi e lunghe passeggiate a importanti sollecitazioni, alla situazione legata al peso e alla dieta seguita durante l’anno, all’attività fisica e al nuoto, senza dimenticare di prestare attenzione ai tipici movimenti dei cani in vacanza come il “salto in auto” e la corsa sulle scale. Tra le razze più soggette a spiacevoli infortuni “vacanzieri” gli esperti segnalano sia cani di grossa taglia, come Labrador, Rottweiler e Dobermann, sia esemplari più contenuti nelle dimensioni, come i Jack Russel. L’evoluzione scientifica permette però ai cani di recuperare sempre più in fretta, grazie a tecnologie come la tecarterapia per animali (Doctor Tecar Plus Vet), il laser con lunghezze d’onda ad hoc (iLux Plus Vet), le onde d’urto (Pulswave Vet), fino a procedure ortobiologiche come l’impiego di PRP (concentrato piastrinico di derivazione ematica) e di fattori di crescita-cellule staminali di derivazione da tessuto adiposo autologo.
A sottolineare la crescita di questa tendenza ci ha pensato Tripadvisor, secondo cui 3 italiani su 5 cambiano meta se non ci sono strutture ad hoc, infatti la possibilità di introdurre gli animali domestici è tra i servizi più ricercati (30%) nella scelta di una sistemazione estiva. Infine, secondo quanto pubblicato da Pet Travel Advisor, tra i servizi dog-friendly più rilevanti è emerso che il 27% delle persone vorrebbe più ospitalità da parte di hotel e campeggi, il 15% vorrebbe più servizi sulle spiagge per i cani e il 14% preferirebbe il libero ingresso nei ristoranti.