Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza il piano turistico triennale 2020-22. All’origine del documento, preparato prima dell’emergenza Covid, un lungo percorso partecipato con incontri in tutte le Province e tavoli di lavoro, che ha coinvolto oltre 1.600 operatori. Lo scopo principale è la promozione del brand Lazio. Si parte dalla considerazione che l’80 per cento del turismo regionale interessa soltanto Roma, con il piano si cerca di “sfruttare” la Capitale per far conoscere le eccellenze di cui è ricco il territorio regionale. Complessivamente, è previsto uno stanziamento di oltre 9 milioni e 400mila euro per il triennio 2020-22.
Uno scenario profondamente cambiato dalla pandemia: “In tale contesto – si legge nel testo approvato – il piano predisposto prima del Covid-19 va approvato per consentire l’immediata utilizzazione delle risorse previste dal bilancio 2020”, ma viene previsto un impegno della Giunta “ad avviare immediatamente l’elaborazione di un nuovo piano”.
Tornando alla programmazione, tre sono le linee guida mutuate dal piano nazionale: sostenibilità, innovazione e accessibilità. Non, insomma, uno strumento normativo, ma attivo, aperto alla partecipazione degli operatori, per promuovere la crescita economica, puntare alla destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi turistici. Il turismo “sostenibile e di qualità” viene individuato come “uno strumento di benessere sociale ed economico per la Regione”. Il binomio fra ambiente e turismo è la caratteristica principale che si vuole promuovere, innanzitutto “decongestionando gli ambiti saturi” e distribuendo in maniera più omogenea i flussi turistici.
Particolare attenzione viene posta sulla diffusione di strumenti digitali, dalla realtà aumentata, alla diffusione di informazioni tramite qr code, all’utilizzo della “tecnologia indossabile”. Un capitolo a parte, infine, è dedicato all’area del cratere, colpita dal sisma del 2016: anche in questo caso il turismo, in particolare il turismo outodoor, viene individuato come il principale volano per la ripresa economica.
Per raggiungere questi obiettivi il principale strumento è quello degli ambiti territoriali. Ne vengono individuati 9, nell’ambito dei quali sviluppare e promuove prodotti turistici selezionati in base alle caratteristiche dei diversi territori. Importante, per l’opera di promozione, è anche il lavoro che viene fatto per individuare il potenziale del Lazio rispetto alle diverse tipologie, dal turismo culturale, a quello legato ai grandi eventi e ai congressi, al turismo outodoor, all’enograstronomia e al benessere. Per ogni categoria viene fatta un’analisi del mercato di riferimento, dell’offerta del Lazio e vengono individuate le azioni da mettere in campo.
Un capitolo a parte del piano è riservato, infine, alla mobilità, elemento chiave per la promozione di un turismo più diffuso e meno concentrato su Roma.
Prima della votazione finale sono stati approvati anche sette ordini del giorno che riguardano la richiesta al governo di ammortizzatori sociali specifici per il settore turistico, iniziative straordinarie da assumere per superare la situazione di emergenza, contributi per il posizionamento di stazioni di ricarica per le auto elettriche, la promozione delle gare di mountain bike, il rafforzamento del ruolo delle pro loco, il sostegno alle guide turistiche.
Nella foto l'abbazia di Fossanova.