La commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di rinviare di due anni la riforma della Politica agricola comune, estendendo la validità del regime attuale fino al 31 dicembre 2022, ed ha inoltre prorogato i fondi europei attuali evitando tagli sul budget Pac.
Si era ventilata l’ipotesi di una riduzione del 4% sui pagamenti diretti ed oltre il 15% per lo sviluppo rurale, ed ora il pericolo è sfumato.
Con i testi dei Regolamenti approvati due giorni or sono, si estende l'attuale programmazione dello sviluppo rurale al 31 dicembre 2022 con la possibilità di utilizzare le risorse attualmente a disposizione sino al 31 dicembre 2025 (prima di detti Regolamenti era dicembre 2023). Inoltre vengono estesi di due anni i programmi operativi, ma anche i diritti di impianto.
Possiamo considerare questa notizia come una vittoria per i produttori europei e per quelli italiani in primis. Ora occorre intensificare l’operato di ciascuno per uscire fuori, insieme, dal pantano provocato da questa brutta pandemia.