"Questo regime aiuterà le imprese a sopperire al fabbisogno immediato di liquidità e a portare avanti le loro attività durante e dopo la pandemia. In questo frangente così difficile è essenziale predisporre gli interventi nazionali necessari in modo tempestivo, coordinato ed efficace, in linea con le norme dell'Ue".
Sono le parole che la Vestager, vicepresidente della Commissione europea e responsabile della politica di concorrenza, ha impiegato per commentare il disco verde della Ue agli aiuti di Stato concessi dall’Italia a sostegno delle Pmi nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura. Si tratta di 100 milioni di euro.
Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione il 19 marzo e modificato il 3 aprile. La Commissione ha definito la misura "necessaria, opportuna e proporzionata a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell'economia italiana in linea le regole comunitarie".
Nel dettaglio, il sostegno alle Pmi sarà fornito dall'ente pubblico Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) sotto forma di garanzie di Stato sui prestiti per gli investimenti e per il capitale di esercizio o sovvenzioni dirette sotto forma di rinuncia alla commissione applicabile alle garanzie concesse. Sarà operativo per le Pmi operanti nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell'acquacoltura, e consentirà loro di accedere ai mezzi finanziari necessari per sopperire al fabbisogno immediato di capitale di esercizio e d'investimenti e continuare a portare avanti le loro attività.
Nell'ambito del regime, possono essere concesse garanzie sui prestiti:
- che coprono il 100% del rischio fino al valore nominale di 100mila euro per impresa operante nel settore agricolo primario;
- di 120mila euro per impresa operante nel settore della pesca;
- di 800mila euro per impresa operante nel settore della silvicoltura o della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. In tutti gli altri casi le garanzie coprono fino al 90% del rischio legato ai prestiti.
L'importo del prestito per impresa – spiega una nota – è limitato a quanto necessario per sopperire al fabbisogno di liquidità nel prossimo futuro. Le garanzie saranno concesse soltanto fino a dicembre 2020; hanno una durata non superiore a sei anni e i premi relativi alle commissioni delle garanzie sono in linea con i livelli stabiliti nel quadro temporaneo.
Sul fronte delle sovvenzioni dirette, l'aiuto segue, in base ai diversi settori, le stesse cifre delle garanzie fissando tetti di 100mila euro, 120mila e 800mila.