La direzione generale per la salute e i consumatori della Commissione europea ha pubblicato i risultati della consultazione pubblica sulla prossima revisione della direttiva sui prodotti del tabacco. Le risposte pervenute, in grande maggioranza da singoli cittadini, sono state 85.000, un numero senza precedenti che testimonia del grande interesse che suscita la politica anti-fumo dell'Unione europea. Sono giunte risposte anche da rappresentanti dell'industria, associazioni, amministrazioni ed organismi pubblici.
Il fumo del tabacco è nell' Unione europea la principale causa di malattie evitabili. Si stima che annualmente siano oltre 650.000 i decessi causati dal fumo nell'UE. Secondo le analisi dell'Organizzazione mondiale della sanità, solo quest'anno nel mondo saranno quasi sei milioni le vittime del fumo. Il numero dei morti potrebbe salire a otto milioni entro il 2030 se non si interverrà per invertire questa tendenza nefasta. E' quindi evidente la necessità di un'azione a livello dell'Unione europea. In autunno, era stata lanciata una consultazione pubblica dedicata alla revisione della direttiva "Prodotti del tabacco"; ai partecipanti era stato chiesto di esprimere la loro opinione su misure quali:
– l'obbligo di apporre sulle confezioni avvertenze sui rischi del fumo, con immagini o disegni;
– il ricorso a imballaggi neutri o generici;
-la regolamentazione delle sostanze nocive e attraenti presenti nei prodotti del tabacco;
-la limitazione o il divieto della vendita di prodotti del tabacco su Internet e con distributori automatici.
I contributi sono stati molto vari. Ad esempio, chi si è espresso a favore dell'obbligo di avvertenze sanitarie e dell'imballaggio uniforme ha sottolineato che queste misure potrebbe ridurre notevolmente l'efficacia pubblicitaria dell'imballaggio e assicurare un'uguale protezione a tutti i cittadini europei. I contrari, invece, hanno sollevato obiezioni giuridiche e sostenuto che queste misure avrebbero poca o nessuna efficacia. Chi si è detto favorevole alla regolamentazione degli ingredienti ha fatto valere che la limitazione di certi additivi e di aromi dolci, fruttati, floreali, caramellati potrebbe evitare che i giovani comincino a fumare e faciliterebbe gli scambi all'interno dell'Unione, uniformando le normative nazionali sugli ingredienti. I contrari hanno sostenuto che la regolamentazione degli ingredienti e degli additivi non influirà molto sulla decisione dei giovani di cominciare a fumare e che potrebbe introdurre discriminazioni nei confronti di determinate varietà e marche di tabacco. John Dalli, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, ha affermato: "Desidero ringraziare tutti coloro che hanno inviato i loro commenti. I risultati di questo ampio dibattito pubblico ci permetteranno di definire meglio l'azione che intendiamo svolgere per lottare contro i danni del fumo e, cosa essenziale, per evitare che i giovani comincino a fumare."
Sintesi delle risposte
Il fumo è nell'Unione europea la prima causa di decessi evitabili. Ogni anno circa 650. 000 persone muoiono prematuramente a causa del fumo. L'attuale direttiva sui prodotti del tabacco (2001/37/CE) risale al 2001. Da allora ci sono stati importanti progressi scientifici e sviluppi sul piano internazionale. In particolare, l' UE e 26 Stati membri hanno aderito alla convenzione quadro dell'OMS sulla lotta contro il tabagismo che è entrata in vigore nel febbraio 2005. Questi sviluppi hanno posto l'esigenza di una revisione della direttiva sui prodotti del tabacco. Alcune delle attuali disposizioni della direttiva sono superate, e questo ha portato a notevoli divergenze tra le normative degli Stati membri in materia di fabbricazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco. La revisione risponde anche alle richieste del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri e alla relazione della Commissione del novembre 2007 sull'applicazione della direttiva sui prodotti del tabacco, relazione che individuava vari aspetti per i quali appariva opportuno un aggiornamento. La consultazione pubblica si è svolta dal 24 settembre 2010 al 17 dicembre 2010. Gli interessati hanno avuto la possibilità di esprimere la loro opinione sulle possibili misure da adottare e di proporre il loro contributo su sei grandi temi: portata, tabacco senza fumo, informazione dei consumatori, indicazione degli ingredienti, regolamentazione degli ingredienti e accesso ai prodotti del tabacco.
La consultazione pubblica ha registrato oltre 85 000 contributi, confermando un grande interesse per la politica di controllo del tabacco dell'UE. I contributi dei cittadini rappresentano il 96% delle risposte al sondaggio e i 2 / 3 dei contributi provengono da due soli Stati membri: Italia e Polonia. E 'difficile trarre conclusioni definitive dai risultati della consultazione pubblica In generale, le opinioni variano significativamente tra le categorie e anche all'interno delle stesse categorie di intervistati. Coloro che erano a favore di estendere il campo di applicazione della direttiva oltre che al tabacco a tutti i prodotti a base di tabacco e nicotina ha sostenuto che anche questi prodotti presentano rischi per la salute pubblica. Alcuni intervistati ha suggerito che i prodotti alla nicotina dovrebbero essere regolamentati con la legislazione farmaceutica. Altri, argomentando contro l'estensione del campo di applicazione, hanno sollevato preoccupazioni circa la mancanza di evidenze scientifiche e ha sostenuto che l'uso di nuove forme di tabacco e i prodotti alla nicotina sono più sani rispetto all'uso di sigarette. Gli intervistati a favore del mantenimento del divieto di tabacco per uso orale ha sostenuto che, anche se alcuni di questi prodotti sono considerati prodotti a ridotto rischio di tabacco per la modalità di uso sono sempre dannosi per la salute. Quelli che erano a favore della revoca della attuale divieto di tabacco per uso orale ritengono che ciò possa costituire una sana alternativa al fumo di tabacco e un modo potenzialmente efficace per smettere di fumare.