Il vino, settore primario del made in Italy ed ambasciatore del nostro paese nel mondo, vive le sue difficoltà. E’ minacciato da instabilità geopolitiche, guerre commerciali, dazi e Brexit. È fondamentale in questo momento avviare una vera e propria cabina di regia tra istituzioni e filiera del vino, luogo di confronto per avviare gioco di squadra ed individuare opportune strategie per il settore.
Ne è convinta anche il ministro Teresa Bellanova, che ha ribadito il concetto al Tavolo del Vino, promosso dalla ministero che dirige. «Abbiamo apprezzato l'approccio pragmatico e la disponibilità espressa dal ministr Bellanova ad un confronto diretto e costruttivo, le parole dei rappresentanti della filiera -. I produttori intendono essere al fianco delle istituzioni e da queste si aspettano reciproco sostegno su una serie di delicati temi da affrontare nei prossimi mesi, come la nuova politica agricola comune, la semplificazione degli adempimenti burocratici, l'evoluzione dei modelli di commercializzazione, l'attenzione alla sostenibilità, il vino come parte integrante della dieta mediterranea, il suo consumo responsabile e le nuove sfide legate all'etichettatura”.
Una vera e propria cabina di regia, dunque, che possa essere operativa in tempi rapidi, con obiettivi chiari e scadenze definite, coinvolgendo i soggetti maggiormente rappresentativi delle imprese attive in vigna, in cantina e sui mercati. Le organizzazioni agricole e settoriali da vari anni hanno attivato un Tavolo di analisi e proposte che ha consentito di raggiungere importanti traguardi come il Testo Unico del Vino. La richiesta, ora, è di completare i decreti applicativi ancora da pubblicare entro Vinitaly 2020, la fiera in programma a Verona dal 19 al 22 aprile.
«Il 30 gennaio incontrerò il ministro americano dell'Agricoltura e ribadirò con forza la nostra posizione: il vino italiano non si tocca». Ha affermato con decisione il ministro Bellanova nel corso dell'incontro con il settore vitivinicolo. “Se il vino italiano costituisce uno dei nostri comparti di maggiore successo, sono altrettanto evidenti le problematiche che ne frenano l'enorme potenziale», ha continuato.
Oltre alla questione dei dazi Usa, si è parlato di analisi e valutazione del settore e degli scenari degli scambi internazionali; stato di attuazione del Testo unico del vino.