Il decreto crescita dello scorso aprile lo aveva previsto, ed ora arriva il decreto che istituisce un Registro per i marchi industriali storici di interesse nazionale. L'accesso al Registro e la possibilità di usufruire del marchio sono regolati da un decreto del ministro Patuanelli, in attuazione del "decreto crescita".
Oltre ai marchi ultracinquantenni depositati, il regolamento consente l’iscrizione anche ai marchi non registrati a patto che l'azienda interessata presenti la documentazione prevista dal Codice della proprietà industriale che ne attesti l'uso oggettivo. L'iscrizione, e quindi l'uso del marchio storico, sono consentiti anche ad aziende straniere che detengono marchi storici nazionali e producono in stabilimenti italiani.
Servirà ora un decreto direttoriale per regolare la procedura di domande e accesso al Registro. Gli archivi ministeriali si aprono a fine '800 con Vermouth, Valvoline, Vaseline, Cordial Campari, Kodak e pochi altri pionieri, ma è dagli anni Dieci del '900 che la registrazione dei marchi inizia a mostrare numeri rilevanti.
Al momento sono circa 850 i marchi registrati da almeno 50 anni e che sono ancora in vita, cioè per i quali i titolari continuano a pagare il diritto di rinnovo.