Anche quest’anno, un grande successo. Si tratta del primo progetto di food delivery solidale attuato da Just Eat in collaborazione con 50 ristoranti partner e le Caritas di Milano, Torino, Roma e Napoli. In sole 2 settimane dal lancio dell’iniziativa, sono stati oltre 300 i piatti sospesi acquistati dagli utenti tramite l’app per ordinare cibo a domicilio, segno di generosità in favore di quanti vivono situazioni di difficoltà. Il totale dei piatti raccolti è stato consegnato nelle giornate del 17, 18 e 19 dicembre, a ridosso della Giornata Internazionale della solidarietà Umana (20 dicembre) e donato a persone dei centri accoglienza, mense e comunità individuate da Caritas Ambrosiana, Caritas Diocesana Torino, Caritas di Roma e Caritas di Napoli, grazie anche alla collaborazione dei ristoranti e dei partner di logistica, Pony U e Food Pony, per le consegne nelle diverse città.
Cibo e digitale dimostrano così un legame ancora più forte in vista delle festività natalizie e il progetto Ristorante Solidale afferma il successo del proprio impegno verso la sensibilizzazione sul fenomeno dello spreco alimentare e sulla promozione dell’inclusione sociale attraverso azioni solidali. La solidarietà delle persone è un comportamento virtuoso che Just Eat ha voluto premiare raddoppiando le quantità di portate da donare ai centri e alle persone individuate con i partner dell’iniziativa.
Oggi infatti nonostante si registri una generale sensibilità dei ristoranti verso la sostenibilità, generata anche dall’attenzione dei cittadini verso queste tematiche, si evidenziano ancora molte aree di miglioramento e necessità di supporto su cui è necessario porre l’accento.
Se da un lato le esigenze normative hanno portato un’attenzione crescente da parte della ristorazione alle problematiche legate allo spreco e generato maggiore consapevolezza su alcune cause all’interno della filiera, come porzioni abbondanti di alimenti, flusso di clienti inferiore al previsto, errori nell’acquisto della spesa da 7 ristoranti su 10, dall’altro sono nate buone pratiche per gestire il fenomeno, come la condivisione con i dipendenti dei cibi prossimi alla scadenza per quasi il 60% dei ristoranti, la creazione di aperitivi o di menù con piatti creativi e la pratica della donazione ai bisognosi, un comportamento che Just Eat sta contribuendo ad incentivare proprio con Ristorante Solidale dal 2016, anno in cui il progetto è stato lanciato a Milano.