La mostra “Gauguin e il diario di Noa Noa", curata da Giovanna Giordano e Vincenzo Sanfo, propone oltre 50 opere, tra le quali anche le 21 xilografie pensate e realizzate da Gauguin per illustrare il suo primo diario polinesiano, e la prima edizione del diario Noa Noa pubblicato su “La Revue Blanche” nel 1897. Documenti, fotografie e libri, lavori che raccontano quel mondo selvaggio, primitivo e sciamanico, che colpì e ispirò profondamente l’artista, influenzandone lo stile per il resto della sua vita.
Oltre alle xilografie, esposte anche due straordinarie opere scultoree. La prima è una terracotta chiamata “Hina et Tifatou” o “Vase aux Quatre Dieux", la seconda è un bronzo intitolato “Tii à la coquille” o “Idole à la coquille” tratta da un legno scolpito nel 1896. In mostra anche lo straordinario disegno “Studio di braccia”, salvato dal rogo dei suoi averi ordinato dalle autorità alla sua morte, e il disegno double face, “Studio di braccia”, qui esposto con il suo monotipo.
La mostra “Cina Arte in movimento”, curata da Giacomo Fanale, Giuseppe Frazzetto e Vincenzo Sanfo, si propone di celebrare i 50 anni di apertura delle relazioni tra la Cina e l’Italia, che si festeggeranno nel 2020. Un percorso espositivo che racconta l’evoluzione della Cina, passando da una situazione di immobilità e isolamento, ad essere una delle principali potenze economiche, sociali e culturali del mondo in appena 20 anni.
Opere di artisti fortemente legati alla tradizione sono proposti al fianco di artisti dissidenti o critici verso la società cinese, come Ai Weiwei, Xiao Lu, Song Yongping, resi celebri dalla mostra “Avantgarde”, che si tenne a Pechino con l’occupazione del Museo Nazionale d’Arte, e che culminò con l’arresto degli artisti.
La visione di questi artisti, figli di un crescente benessere economico, sposta la loro attenzione verso un versante meno critico e sempre più focalizzato, alla ricerca di un linguaggio che tenga conto della loro millenaria storia e della loro profonda cultura. Alcuni di essi, hanno ormai raggiunto una fama internazionale, come ad esempio Zhang Hongmei, una delle artiste più interessanti della nuova generazione, o Wang Liu Yan uno dei maestri riconosciuti dell’arte cinese contemporanea, pittore e scultore divenuto già un caposcuola, Wu Dewu artista dalle intense capacità pittoriche, o Xu Deqi maestro della nuova Pop Art cinese che interpreta l’anima Pop, in maniera più meditata e consona alla Cina attuale, di cui interpreta il grande cambiamento.
Per permettere ai visitatori di ammirarle entrambe, entrando in contatto con due stili artistici così distanti tra loro, lontani nel tempo e nello spazio, è stato previsto un biglietto unificato che consente di visitare entrambe le mostre. Opere d’arte che raccontano la cultura di paesi profondamente diversi dalla nostra, la Cina e la Polinesia, attraverso il potente ed immediato linguaggio dell’arte.
BIGLIETTO UNICO PER LE DUE MOSTRE
Palazzo della Cultura
Via Vittorio Emanuele II, 121, Catania
Orari: dalle 9 alle 19
Intero € 15 – open Intero € 15 + 1,50
Ridotto € 10 – open ridotto € 10 + 1,50 (over 65, giornalisti con regolare tessera dell’ordine nazionale, convenzionati soci Coop, Touring club)
Ridotto gruppi € 10 (min. 6 persone)
Ridotto studenti € 5 (dagli 11 ai 18 e studenti universitari)
Ridotto scuole € 5 (di ogni ordine e grado dai 6 agli 11 anni non compiuti)
Ridotto adulto (per prezzo famiglia) € 9
Pacchetto famiglia € 18 (bambini fino a 11 anni non compiuti) almeno 2 adulti e 1 bambino (2 ridotti adulti a 9€ + 1 omaggio)
Notte dei musei € 7 (prima domenica del mese)