L’agroalimentare italiano, vero brand ambassodor del sistema – Paese, accetta le sfide di questo ultimo trimestre dell’anno e comincia ad organizzarsi. Di fronte a sbocchi sempre più difficili, pensiamo all’embargo russo, a mercati sempre più protetti (in barba alle regole del Wto, ferree solo per alcuni) come voluto da Trump, la buona notizia arriva dalla godereccia Modena, distretto produttivo in cui la regola dell’ “uniti siamo più forti” trova una magnifica realizzazione.
I Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop hanno siglato, finalmente, un importante protocollo d’intesa per condividere strategie ed operatività. Ci sarà un’azione comune, attraverso il dialogo, la condivisione e la collaborazione che viene istituzionalizzata. Attraverso il protocollo d’intesa viene sancita la nascita di un Comitato di Coordinamento in cui i Presidenti e i Vice-Presidenti dei due enti si potranno confrontare con regolarità. A livello strategico e operativo, gli obiettivi dell’accordo coinvolgono la tutela, la comunicazione e la promozione dei prodotti, delle rispettive denominazioni e del territorio, le pubbliche relazioni, il rapporto con i media e le istituzioni e sono finalizzate a valorizzare la complementarietà dei due comparti.
Il Presidente del Comitato per il primo biennio sarà Enrico Corsini attuale Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena che esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto: “É una cosa importante che va nella direzione della valorizzazione del mondo balsamico nel suo insieme. Nel futuro a cui bisogna guardare, potremmo affrontare le sfide che riguardano la tutela, la vigilanza, la promozione e la comunicazione avendo maggiore forza. Infatti, unire, dopo tanti anni, la DOP e l’IGP dell’Aceto Balsamico rappresenta un valore aggiunto per tutto il settore e per la promozione del territorio. Il messaggio unitario che esce da questa unione aiuterà sicuramente la crescita del comparto ed è un esempio positivo di imprenditoria illuminata”.
Anche Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’IGP sottolinea l’importanza strategica di questo atto che, oltre la formalità, rivela un desiderio di percorre insieme una strada fortemente voluta da ambedue i Consorzi: "Il traguardo di oggi ha origini lontane, era il 2002 quando costituimmo l’Acetaia d’Italia e organizzammo insieme per la prima volta l’Anno del Balsamico. Un rapporto di collaborazione che è andato avanti in modo naturale sia per quanto riguardo il lato promozione, con Acetaie Aperte, e anche dal punto di vista della tutela con i diversi procedimenti condivisi e portati avanti insieme. Oggi è giunto il momento di formalizzare una scelta che rappresenta un risultato importante per Modena, il suo territorio, la sua tradizione enogastronomica e culturale”.
Unire obiettivi, strategia e marketing è certamente una spinta per la crescita ed il riconoscimento worldwide di un marchio che è garanzia di vero made in Italy, bontà, gusto, sicurezza, modalità di lavorazione, in una parola eccellenza. Ci auguriamo che l’esempio di Modena valga come input per tante altre filiere che hanno necessità di presentarsi unite e compatte.