Prosegue il rilancio della cerealicoltura nazionale. Il 28 ottobre scorso, presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, si è riunito il Tavolo filiera Grano-Pasta, che ha coinvolto l’UCI con altre Organizzazioni agricole, le rappresentanze di Italmopa (l’Associazione dei mugnai industriali d’Italia) e della Gdo, alla presenza del Ministro Bellanova, del dott. Alessandro Apolito, direttore dell’Ufficio Politiche di Filiera e del dott. Pomponi di Agea.
La decisione più significativa emersa dal tavolo di lavoro è la conferma del rinnovo dello strumento dei Contratti di filiera per il grano duro anche per le prossime annualità. Si tratta dello stanziamento di fondi per il sostegno in de minimis, atto a compensare la crisi dei prezzi dei cereali, destinato ai produttori di grano duro che si impegnano ad aderire a un contratto triennale di filiera, per favorire le strategie di aggregazione dell’offerta. I fondi annunciati nel corso dell’incontro saranno garantiti direttamente nella prossima Legge di Bilancio, con un finanziamento pari a 30 milioni di euro per le annualità 2020-2021-2022 (10 milioni per ciascun anno), mentre per il 2019 ulteriori 10 milioni provenienti da risorse ministeriali. Le domande per il sostegno al grano duro (per il 2019) potranno essere presentate attraverso la compilazione della Domanda unica 2020, attraverso il CAA.
Per quanto attiene il pagamento in ritardo delle campagne pregresse dei Contratti di filiera, il Ministro Bellanova ha inviato un’apposita comunicazione al Ministro dell’Interno, Lamorgese, per chiedere la velocizzazione dell’iter della certificazione antimafia e, di conseguenza, dei pagamenti in favore dei produttori.
Inoltre, è emerso chiaramente, a seguito di un dibattito tra le parti, l’intendimento di voler puntare sulla realizzazione di uno specifico Piano strategico di filiera che sia di durata decennale e che veda al centro delle attività da programmare e finanziare, oltre ai contratti di filiera, anche adeguati investimenti per l’ammodernamento dei siti di stoccaggio (per preservare la materia prima raccolta), la creazione e l’avvio di una commissione sperimentale unica che possa garantire maggiore trasparenza nella formazione di un prezzo seppur indicativo del grano duro, interventi per sostenere l’agricoltura di precisione ed una campagna di comunicazione sulla pasta per sensibilizzare i consumatori.
“L’impianto dei provvedimenti ci sembra più che positivo – le parole di Mario Serpillo, Presidente dell’Unione Coltivatori Italiani – così come l’impegno iniziale messo in campo dal Ministro Bellanova, l’idea concreta di un piano strategico di settore, così come la conferma dei contratti di filiera per il grano duro sono buone notizie. Il rinnovo dei contratti di filiera ed il pagamento in de minimis rappresenta per le aziende un aiuto comunque significativo, perché nel corso degli anni i prezzi di mercato, ben al di sotto dei costi di produzione, hanno messo a dura prova i produttori di grano duro italiano. L’Unione Coltivatori Italiani apprezza l’idea di far depositare i contratti, sottoscritti tra la parte produttiva agricola e l’industria, presso il Ministero al fine di evitare eventuali fenomeni distorsivi rispetto alla sottoscrizione dei predetti e al valore della fornitura, con relativo danno economico per i produttori. L’UCI continuerà ad offrire il proprio contributo nei Tavoli di filiera per poter garantire risposte al comparto cerealicolo e, più in generale, all’agricoltura italiana”.